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Scuola, Pd: governo ascolti monito Napolitano, abbandoni politica tagli

Ghizzoni: riforma universitaria è banco di prova, servono almeno 1.350 milioni €. “Il governo ascolti il monito del capo dello Stato e abbandoni definitivamente la politica dei tagli perché ogni euro in più nella ricerca e nel sapere non è un costo per lo Stato ma un investimento”. Così la capogruppo del Pd nella commissione Cultura della Camera, Manuela Ghizzoni commenta le parole del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano che oggi ha ribadito che nella ‘ripartizione delle risorse pubbliche disponibili bisogna riconoscere la priorità alla ricerca e all’istruzione’. “Augurandomi – prosegue Ghizzoni – che questo appello non cada nel vuoto chiedo alla maggioranza e al governo di dimostrare la propria volontà già nel corso dell’esame della riforma dell’università in discussione alla Camera. E’ quello il banco di prova per ripristinare quel miliardo e trecento cinquanta milioni di euro che mancano all’appello per l’università solo per il prossimo anno. Si tratta di una cifra imponente che non può essere recuperata grattando i ‘barili di Tremonti’ e che necessita di una precisa volontà politica di reinvestire nel sapere”.

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Napolitano: “Più risorse alla scuola”

Il monito del Capo dello Stato: “Scegliere le priorità dei tagli.
Sì al merito, qualificare i precari”
«Nel portare avanti l’impegno comune e categorico per la riduzione del debito pubblico bisogna riconoscere la priorità della ricerca e dell’istruzione nella ripartizione delle risorse pubbliche disponibili», ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, inaugurando ufficialmente al Quirinale il nuovo anno scolastico.

Occorre «riformare con giudizio, occorre sanare squilibri, disparità, disuguaglianze che – ha aggiunto – si presentano anche nell’Istruzione che dovrebbe servire proprio a colmare le disuguaglianze». Inoltre «occorre partire da diagnosi adeguate». «Dobbiamo costruire in tutti i campi una cultura ed una pratica sul merito. Bisogna mettere in tutti i campi le persone in grado di meritare. Questo vale ovviamente anche per la scuola, per i suoi insegnanti e per i suoi studenti», ha aggiunto Napolitano. Il Capo delo Stato ha poi chiesto di elevare la qualità dell’insegnamento, di motivare gli insegnanti, richiedere che abbiano un’adeguata formazione, ma occorre anche offrire loro validi strumenti formativi e di riqualificazione e su tutto questo, ovviamente, è necessario investire. Nel passato – ha aggiunto – non lo si è fatto abbastanza e si sono prodotte situazioni pesanti. Occorre dunque qualificare e riqualificare coloro che aspirano ad una assunzione a tempo indeterminato».

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