Nel giro di due settimane il direttore regionale Colosio è costretto a intervenire sulle nomine di supplenza con due comunicati stampa.
Il primo con l’inizio del nuovo anno scolastico, molto rassicurante, prometteva tutti gli insegnanti in cattedra con l’inizio delle lezioni, mentre solo qualche giorno prima aveva azzardato la data del 31 agosto.
Il 13 settembre manda una lettera di saluto a tutti i dirigenti scolastici per esaltare le magnifiche sorti delle “riforme epocali” volute dalla Gelmini.
Non un accenno critico ma nemmeno di riflessione sulle difficoltà in cui le scuole sono costrette ad operare dopo i tagli agli organici e ai finanziamenti imposti dal Governo.
Silenzio, assordante!
Il secondo comunicato del 17 settembre per smentire le notizie false e tendenziose apparse sulla stampa cittadina in merito all’assegnazione degli incarichi nelle scuole lombarde ed in particolare a Milano.
Si ammettono ritardi ma la colpa è dei provveditorati del sud.
Gli alunni disabili sono aumentati in Lombardia perché le Asl non adottano gli stessi criteri nelle certificazioni.
Se un migliaio di posti restano ancora vacanti la colpa è anche delle troppe assenze alle convocazioni.
Un caos calmo, però da non far vedere, da nascondere come si fa con la polvere sotto i tappeti, scaricando da qui a qualche giorno tutti gli oneri delle nomine ancora da fare direttamente sulle scuole.
Caos calmo è però un film già visto.
Lo scorso anno con qualche problema in più i provveditorati dovettero affrontare all’ultimo minuto l’emergenza delle code alle graduatorie ad esaurimento, con migliaia di domande solo a Milano.
Geniale invenzione quella della Gelmini per aggirare le sentenze del Tar del Lazio.
L’inserimento in tre code doveva risarcire i precari del mancato inserimento a pettine ma solo fino a quest’anno perché col prossimo si riapriranno le graduatorie a pettine!
Altro caos che si annuncia.
Nel caos calmo di Colosio, invece, ogni responsabilità della Gelmini o del Governo viene sottaciuta, compresa quella sui tagli che stanno mettendo in serie difficoltà le scuole e stanno contribuendo ad esasperare gli animi di chi resta senza lavoro.
I precari delle code sul sostegno non si presentano? ma avvenne così anche lo scorso anno.
Se la nomina non è di ruolo, la supplenza sul sostegno gli specialisti se la prendono nella loro provincia.
Nella primaria le ultime convocazioni sui posti comuni dalla graduatoria provinciale sono andate quasi deserte ? E’ successo così anche lo scorso anno. Sperano di essere chiamati dalle graduatorie d’istituto, magari sotto casa, sui posti di sostegno perché mancano gli specialisti.
Ma se gli specialisti sul sostegno e sull’inglese nella primaria mancano di chi è la colpa? Silenzio.
Nella secondaria la situazione è più complessa ma il dato di partenza è che lo scorso anno sono state esaurite 40 graduatorie provinciali e in 31 comprese le code!
A059, matematica alle medie, è stata la prima ad esaurire anche la coda e così quest’anno.
Così anche per Spagnolo alle medie e alle superiori solo per citarne qualcuna.
La situazione sul sostegno era comunque prevedibile se arriviamo nella primaria e nelle medie con le stesse quantità di posti dello scorso anno ancora vacanti da coprire : le numerose assenze sulle code, prevedibili anche quelle, non c’entrano nulla perché sistemati altrove..
Quest’anno alle sofferenze di alcune graduatorie nelle superiori se ne sono aggiunte altre a causa dei tagli che in quest’ordine di scuola hanno toccato i picchi più alti.
Per non parlare del sovraffollamento delle classi.
Ma il caos calmo di Colosio imponeva di dire che tutti i posti sarebbero stati coperti col primo giorno di scuola e tranquillizzare così l’opinione pubblica.
Lo scorso anno tra il 24 e il 25 settembre venivano comunicati alle scuole gli elenchi delle graduatorie esaurite , comprese le code e le posizioni degli ultimi nominati dove non erano esaurite.
Da lì iniziava la caccia ai supplenti da parte delle scuole e quella che arrivava per prima magari riusciva ad accaparrarsi il docente abilitato o l’ultimo degli specialisti di sostegno sulla piazza!
Il balletto dei docenti fino alla completa sistemazione degli aventi diritto è andato avanti fino ad ottobre.
Sarà così anche quest’anno, soprattutto nella secondaria superiore.
Lo testimoniano gli orari di lezione ancora incompleti o provvisori, con le scuole alle prese con la novità delle ore a 60’, una difficoltà in più per far quadrare gli orari col fenomeno del pendolarismo scolastico. E i primi orari definitivi non a caso vengono previsti nella migliore delle ipotesi per il 4 ottobre.
Un caos per nulla calmo, quello sulle nomine, destinato a durare, con buona pace di Colosio, fedele servitore dello Stato, per almeno tutto il mese di settembre!
A ottobre i primi scioperi e manifestazioni di piazza. L’autunno caldo della scuola è appena iniziato.
da ScuolaOggi 20.09.10