Alunni in classe e cattedre vuote. Ad una settimana dal suono della prima campanella nella maggior parte delle regioni, mancano ancora all’appello tantissimi supplenti. Il numero esatto non è ancora noto, ma potrebbero essere 10 o addirittura 20 mila le cattedre scoperte, come si dice in gergo. In questa prima settimana, nelle scuole senza prof, gli alunni vengono liquidati dopo poche ore di lezione e per le famiglie, costrette ad una organizzazione “giornaliera flessibile”, i problemi crescono. In parecchi casi sono ad attendere un docente anche gli alunni disabili: i più deboli.
Un avvio di scolastico particolarmente caotico. La principale causa dei ritardi è l’avvio della riforma della scuola secondaria superiore. A Milano, dove le lezioni sono iniziate il 13 settembre, come – denuncia la Flc Cgil – devono essere nominati ancora 2 mila e 400 insegnanti. E nel capoluogo lombardo gli impiegati dell’Ufficio scolastico provinciale si sono fatti in quattro già dal mese di agosto per nominare i supplenti. In provincia di Cuneo i supplenti della scuola superiore sapranno soltanto martedì prossimo quando potranno scegliere le sedi ancora libere. A Napoli, la prima campanella è suonata il 15 settembre, ma le convocazioni sono iniziate ieri. Nella provincia campana occorre nominare qualcosa come 3 mila e 800 insegnanti e di tempo ce ne vuole. Anche perché per inviare tutti i docenti in cattedra non basta una sola convocazione. E la fretta, si sa, gioca brutti scherzi. Nel capoluogo campano, le convocazioni effettuate ieri per l’assegnazione delle supplenze di sostegno della scuola dell’infanzia, per un errore nella pubblicazione delle sedi disponibili, dovranno essere ripetute il 21 settembre. Mentre quelle del secondo grado partiranno domani.
A Roma si è iniziato a nominare il 2 settembre, ma il 23 i supplenti della scuola dell’infanzia saranno ancora chiamati a scegliere le sedi rimaste vacanti. Quando in una provincia, come quella di Roma, occorre nominare 8 mila supplenti anche il più piccolo imprevisto può fare slittare tutto di una o due settimane. Quest’anno, come ha avuto modo di scrivere al ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, il provveditore di Firenze, Claudio Bacaloni, gli organici sono stati comunicati agli uffici periferici solo il 5 agosto. E il ritardo era quindi più che prevedibile: le iscrizioni al superiore sono state chiuse a fine marzo e tutte le operazioni (trasferimenti, organici di fatto, assegnazioni provvisorie, utilizzazioni), sono slittate in avanti. In provincia di Firenze, il secondo calendario delle convocazioni è previsto per il 22 settembre. E a Reggio Emilia occorre individuare ancora un centinaio di supplenti, ma se ne parlerà la prossima settimana. A Palermo, dove le lezioni sono iniziate ieri, le supplenze per la scuola superiore sono state avviate oggi. Mentre in provincia di Messina per avere un supplente di Italiano alla media o al superiore occorrerà aspettare giovedì prossimo.
La Repubblica 18.09.10