L’attuale sistema scolastico, «al centro di un processo di distruzione», come lo stigmatizza Manuela Ghizzoni, deputata del Pd, è stato il tema dell’incontro conclusivo della Festa cittadina del Partito Democratico.
Ad animare una serata che ha richiamato un pubblico partecipe – tra le fila anche una rappresentanza dei docenti e del personale Ata aderenti alla Flc Cgil, Cisl Scuola e Fgu Gilda – è stato un dibattito serrato nel quale la deputata Ghizzoni, l’assessore regionale dell’Emilia Romagna Patrizio Bianchi e Giancarlo Sacchi, responsabile scuola e formazione dell’esecutivo provinciale del Pd di Piacenza, in veste di moderatore, hanno messo in luce le problematiche che attanaglieranno il nuovo anno scolastico ormai alle porte.
L’anno scolastico si apre per Ghizzoni in una «situazione di profonda incertezza e precarietà, non solo dal punto di vista dei lavoratori, ma anche dal punto di vista dell’offerta formativa e dell’impostazione del piano didattico». Sulla riforma della scuola firmata Gelmini la deputata non nutre grande fiducia. «Ravvedo – ha detto – molti segnali negativi, che fanno preludere ad un decremento dell’offerta formativa nel territorio italiano». E di fronte a tale situazione «a rimetterci è il futuro del paese». La riforma della scuola si configura per Ghizzoni come «un attacco non casuale, bensì inserito all’interno di un attacco a tutto quel sistema universalistico che ci ha dato la Costituzione».
L’assessore Bianchi fa luce invece sulla realtà regionale, parlando di numeri, di risorse «inadeguate e insufficienti», di tempistiche fuori tempo massimo, e di un modello emiliano virtuoso «e di sistema» che auspica un’autonomia scolastica ancora lontana. Per Bianchi «lo Stato centrale non è più in grado di soddisfare i problemi della scuola, e per dimostrarlo basta vedere come ha risposto alle nostre richieste di organico. Avevamo chiesto 350 persone sulla scuola e 200 sull’infanzia, ma lo Stato in un primo tempo ne ha messe a disposizione solo 91 e poi con grande fatica e con lo sforzo di tutti, dalla Regione ai sindacati, ne ha aggiunte altre 80».
Bianchi parla anche di risorse: «La Regione mette quest’anno 4 milioni di euro per il sostegno ad handicap, stranieri e a tutta quella parte più debole dei nostri studenti, risorse alle quali aggiungiamo altri 3 milioni – di cui due per l’infanzia – cifre che attestano la presenza dell’Emilia Romagna». E proprio per oggi è previsto l’incontro in Regione fra tutti gli assessori provinciali competenti in materia convocato dallo stesso Bianchi «per fare luce sui problemi e sulle dimensioni degli interventi».
La Libertà/Piacenza 07.09.10