L’assessore Malaguti: «Materne, il ministero non risponde a richieste indispensabili ». Non sembra poter iniziare tranquillamente questo nuovo anno scolastico, colpito dai tagli del ministero e squassato dalle incessanti polemiche. E anche a Modena l’atmosfera è incandescente . «Il ministero dell ‘Istruzione — afferma l’assessore provinciale all’istruzione Elena Malaguti — ha assegnato solo un terzo degli insegnanti richiesti per rispondere ai bisogni del prossimo anno scolastico e lo ha fatto comunicandolo in modo incompleto, tardivo e frammentario, determinando così una programmazione dell’ offerta nformativa degli enti locali non rispondente alle esigenze delle scuole e delle famiglie» . Le dure parole dell ‘assessore arrivano al termine della conferenza provinciale di coordinamento per il sistema integrato, allargata a tutti i Comuni del territorio, che si è svolta ieri, per discutere proprio delle assegnazioni di insegnanti.
La conferenza ha sottolineato come da questa situazione a rimetterci siano particolaremente le scuole d’infanzia, che risultano le più penalizzate : «Avevamo indicato un’esigenza minima di 16 nuovi insegnanti — ricorda l ‘ assessore — ma di fronte alle difficoltà poste dal ministero avevamo ridotto la richiesta, pur con rammarico, a quattro ritenuti indispensabili: due a Pavullo, uno a Carpi, l ‘altro a Medolla . Nell’ultima assegnazione di un’ottantina di insegnanti in regione nell ‘ organico di fatto, per Modena ci sono nove docenti di cui solo due per la scuola dell’ infanzia statale, gli altri sono destinati allo sdoppiamento di classi numerose . E dire che le quattro richieste indispensabili — spiega l ‘assessore Malaguti — erano emerse in modo collegiale da un elenco di priorità comuni e condivise anche dal dirigente dell ‘Ufficio scolastico provinciale componente della Conferenza».
«La conferenza di coordinamento — attacca Malaguti — ha quindi ribadito la richiesta dei due insegnanti mancanti, oltre a
lamentare comunque l’incompletezza della dotazione del corpo
docente nel suo complesso, con il Governo che per Modena ha risposto solo a un terzo, appunto, delle richieste avanzate dalla Regione in accordo con gli enti locali ». Ma Roma viene anche accusata di scarsi tempismo e chiarezza nella trasmissione delle notizie. «La comunicazione frammentaria e tardiva di questa dotazione aggiuntiva, inoltre, ha anche privato Provincia, Comuni e autonomie scolastiche degli strumenti per un razionale e proficuo utilizzo delle pur scarse risorse e per ottimizzare la qualità del servizio scolastico, anche al netto dei tagli operati dal Governo» .
Il Resto del Carlino 04.09.10