Ghizzoni: “In fumo 132 mila posti di lavoro nella scuola come dimostrano i problemi di organico lamentati in tutta la provincia, da ultimo a Mirandola, San Damaso e Nonantola”
“Le immissioni in ruolo annunciate dalla Gelmini non cancellano i dolorosi tagli agli organici imposti dal governo Berlusconi fin dall’inizio della legislatura”. E’ quanto afferma l’on. Manuela Ghizzoni, capogruppo Pd in commissione Istruzione e Cultura della Camera. “Le nuove immissioni in ruolo – aggiunge la parlamentare del Pd – sono insufficienti a garantire il diritto alla continuità didattica degli studenti e consentire la certezza professionale agli operatori della scuola affinché assolvano alla loro funzione con la necessaria serenità. Tanto che la stessa ministra ne aveva chieste 26 mila ma il plenipotenziario Tremonti ha detto no”.
L’on. Ghizzoni ricorda che il governo Prodi “aveva previsto 150 mila immissioni in ruolo per i docenti: un piano straordinario contro la precarietà degli insegnanti che l’attuale governo ha affossato per predisporsi con maggior agio a tagliare risorse al sistema dell’istruzione. Sono andati in fumo per scelta dell’esecutivo 132 mila posti di lavoro nella scuola come dimostrano i problemi di organico lamentati in tutta la provincia, da ultimo a Mirandola, San Damaso e Nonantola. Non va quindi dimenticato – conclude l’on. Ghizzoni – che anche in questo modo il governo ha aiutato la crisi economica a mordere più forte e rende ogni giorno più difficile alle istituzioni scolastiche l’assolvimento del mandato Costituzionale.”
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Mancano insegnanti per le scuole elementari e medie
IN ATTESA di conoscere gli organici effettivi assegnati alle scuole della nostra provincia l’assessorato alla Pubblica istruzione della città dei Pico ha tracciato un primo quadro della situazione . Si parte con la scuola d’ infanzia in cui, rispetto all’anno scorso i posti disponibili sono aumentati di 5 unità, arrivando a quota 375, ma comunque insufficienti ad accogliere tutte le richieste visto che a Mirandola sono 22 i bimbi in attesa ed a S . Martino Spino 6 . I docenti, invece, sono 28 . Passando alla scuola primaria, invece, il dato che desta maggiore preoccupazione è la riduzione degli insegnati di sostegno assegnati, passati dai 20 dell ‘anno scorso, in organico di fatto, ai 9 di ques t’anno. I docenti sono 80 su posto comune e 3 per inglese, per 52 classi di cui 34 a tempo normale e 18 a tempo pieno. Inoltre, la richiesta di un tempo pieno aggiuntivo non è ancora stato confermato . Non mancano problemi nemmeno negli istituti secondari di primo grado dove, a fronte di 752 iscritti (13 in men o rispetto all’anno scorso), i docenti sono aumentati di un ‘ unità, arrivando a 55, ma sono previste quattro cattedre in meno: una di lettere e tre di sostegno . A questo bisogna aggiungere la riduzione delle ore di lezione di alcune materie, come matematica, e la perdita di un posto di personale amministrativo e di un collaboratore scolastico . Sembra meno grave la situazione alle superiori ; all ‘istituto `Luosi’, a fronte di un aumento degl i iscritti di 89 unità (1151), sono state garantite le stesse classi del l’anno scorso – 50 di cui due articolate -, mentre al `Galilei ‘ gli studenti sono diminuiti di 9 unità (1075) e le classi articolate scese da 3 a 2 . Però, nel caso delle scuole superiori i dati degli iscritti possono subire variazioni perché con la fine dell ‘anno scolastico sono possibili spostamenti degli alunni tra i diversi istituti.
An.Go.
Il Resto del Carlino 05.08.10
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Alle elementari il tempo pieno è a rischio
«SONO ALLIBITO dalla faccia tosta di alcune affermazioni di Bellentani e Malaguti . Vorrei poter dare la colpa al caldo di questi giorni, invece temo siano proprio convinti di una posizione che dista anni luce dalla realtà» . Parole forti quelle del l ‘ assessore all’ Istruzione di Nonantola Marcello Corradi, che ha voluto rispondere alle affermazioni del capogruppo del Pdl Matteo Malaguti e a Francesco Bellentani di Lega Nord in merito al tempo pieno nelle scuole locali . A far scattare la polemica sono state le dichiarazioni dei leader della minoranza in un precedente comunicato : «Gli allarmismi sulla scuola – avevano argomentato Malaguti e Bellentani — sono del tutto ingiustificati e mirati solo a creare terrorismo psicologico nelle famiglie. Per il tempo pieno delle scuole elementari Fratelli Cervi e Nascimbeni non c’è stato nessun taglio, essendo 19 le classi a tempo pieno assegnate per l ‘anno scolastico 2010-2011, così come erano 19 nell ‘ anno scolastico 2009-2010. Invitiamo quind i coloro che stanno organizzando proteste strumentali a non diffondere dati non veritieri» . CORRADI, invece, pone l ‘accento su una questione di false promesse: «Ai genitori che hanno fatto domanda a febbraio per il tempo pieno era stata data garanzia che la richiesta sarebbe stata accolta . Oggi invece si afferma che le risorse non ci sono per le 20 classi richieste dai genitori, una in più rispetto agli anni precedenti. E ‘ evidente dunque che si è mentit o ai genitori e a oggi ancora non è stata data risposta a chi chiede come saranno scelti i fortunati che
potranno entrare al tempo pieno .
Stessa situazione nella scuola secondaria. L’assessore chiude il proprio `j ‘accuse ‘ con una riflessione di natura territoriale:«Il Governo ragiona in base a necessità di altre regioni dove, statistiche alla mano, le donne sono a casa e la richiesta è minima . Ma qui non così» .
Alessandro Bulfarini
Il Resto del Carlino 05.08.10
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