“Buongiorno America. Questa volta possiamo dirlo veramente e col cuore pieno di gioia.
E siccome la vittoria di Barack Obama e dei democratici americani nel paese della più antica democrazia del mondo avrà conseguenze su tutto il globo, sono convinta che questo sia un bel giorno per il mondo intero.
Si interrompe una stagione politica dominata dall’unilateralismo americano. Nonostante i legami con gli Stati Uniti siano sempre stati solidi e abbiamo condiviso la lotta al terrorismo internazionale, anche quando eravamo al Governo, di concerto con l’Unione Europea, non abbiamo mai esitato a manifestare il nostro dissenso verso gli errori statunitensi. Lo abbiamo fatto verso quello che si è rivelato, a detta ormai di tutti gli analisti, il peggiore errore politico, strategico, militare e soprattutto etico-morale della politica americana di questo secolo, ossia la guerra in Iraq. Al contrario di ciò che ha affermato Berlusconi, George W. Bush è stato un “piccolo” presidente e l’Amministrazione americana uscente ci ha riconsegnato un mondo peggiore di quello che aveva trovato. Gli americani lo hanno capito e hanno voltato pagina, premiando il migliore candidato alla Presidenza.
Dalla vittoria dei democratici americani negli Stati Uniti ci viene anche un insegnamento: non bisogna aver timore, soprattutto quando le condizioni economiche sono critiche, di guardare al futuro e di proporre politiche coraggiose ed investimenti pubblici che mettano al centro il sapere, la scuola, il welfare, proprio come ha fatto Obama.
Gli Stati Uniti hanno sempre anticipato le dinamiche politiche europee, e dunque anche per questa ragione, come democratici italiani, oltre a congratularci per il successo dei nostri amici oltreoceano, traiamo da questa vittoria una grande speranza di cambiamento. Fatemelo dire, God blessed America”.
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