Sempre più difficile una positiva integrazione scolastica: ora è possibile derogare al vincolo dei venti alunni per classe in presenza di un disabile. La sen. Mariangela Bastico e l’on. Manuela Ghizzoni spiegano gli effetti di un emendamento approvato dalla maggioranza in commissione Bilancio. Ecco la loro nota congiunta.
«Con una mano il governo raccoglie, pur con ritardo, le giuste proteste degli invalidi sulle pensioni e sugli assegni d’accompagnamento, con l’altra torna a colpire tra i disabili i più deboli tra i deboli: i bambini, i ragazzi e il loro diritto a imparare e a crescere nelle scuole insieme ai loro coetanei.
L’emendamento approvato in commissione Bilancio dalla maggioranza rende sempre più difficile una positiva integrazione scolastica: stabilisce infatti che è sempre possibile derogare, superandolo, al vincolo dei venti alunni per classe in presenza di uno studente disabile. La legge vigente dice ‘di norma’, con l’emendamento il vincolo è di fatto annullato in tutte le classi. Gli effetti di questa norma sono gravissimi, soprattutto se collegati con altre due negative ‘innovazioni’ della manovra Tremonti: il numero massimo, un vero ‘tetto’, degli insegnanti di sostegno, già giudicato incostituzionale da una recente sentenza della Corte, e il fissare criteri più rigidi per la certificazione dell’invalidità per l’attribuzione dei docenti di sostegno.
Queste norme hanno l’effetto di rendere difficile l’inserimento scolastico, favorendo il ricorso a percorsi separati e segreganti per coloro che hanno difficoltà d’apprendimento: questo ci appare oggi con sempre più nettezza il reale obiettivo delle politiche del governo. Scelte ed obiettivi inaccettabili contro cui il Pd si batterà in Parlamento, in linea con la grande mobilitazione fatta dalle associazioni degli invalidi».