Il dilemma che ci trasciniamo da molti anni, senza riuscire a trovare una dimostrazione oggettiva per risolverlo, è il seguente: ma è Berlusconi ad aver prodotto gli italiani, o sono gli italiani ad aver prodotto Berlusconi? Di solito, coloro che si ritengono immuni da responsabilità, rispondono che è Berlusconi ad aver prodotto l’Italia che vediamo. Coloro che si ritengono responsabili in qualche modo (o quantomeno temono di esserlo) propendono per l’ipotesi contraria: è l’Italia che ha prodotto Berlusconi. Questa seconda ipotesi è più complessa, più difficile da accettare, perché in qualche modo, in qualsiasi modo, ci riguarda. Io propendo decisamente per la seconda ipotesi.
La frase pronunciata da Berlusconi ai governatori delle regioni, alla fine di un incontro infruttuoso, è molto significativa. Ha detto: gli accordi non devono essere rispettati al 100%; siamo in Italia, il nostro paese è sempre andato avanti…
Questo modo di ragionare non è stato inventato da Berlusconi, ma chiunque può ricordare che arriva da molto più lontano; e forse è addirittura una caratteristica politica, costante nel tempo. Se qualcuno ci dicesse che è una frase pronunciata qualche anno fa da Fanfani, o da Andreotti, ci crederemmo subito. Quindi la frase non è rivelatrice della politica di Berlusconi, ma è una prova piuttosto visibile della tesi che vuole Berlusconi non come l’iniziatore, né il responsabile unico del peggioramento di questo paese, ma soltanto come l’interprete perfetto.
L’Unità 12.07.10