Ieri è stato approvato nella commissione Bilancio del Senato l’emendamento del relatore alla manovra, Antonio Azzollini, che introduce la mini-naia, cioè un breve periodo di addestramento militare (di 3 settimane) rivolto ai giovani che dovranno avere tra i 18 e i 30 anni, essere sani, dimostrare di non aver mai assunto sostanze psicotrope e versare una ‘somma’, a titolo di cauzione, in cambio di una uniforme. Se approvata, si tratterebbe di una iniziativa sperimentale del ministero della Difesa, fortemente voluta dal ministro Ignazio La Russa, che avrebbe una durata di tre anni a fronte di una spesa di 19,8 milioni (6,5 milioni quest’anno, 5,8 nel 2011 e 7,5 nel 2012).
Contro l’iniziativa, si registra la levata di scudi di tutti gli esponenti del Partito Democratico, che stigmatizzano la distrazione di queste risorse a danno di settori strategici, come l’istruzione.
In particolare, la senatrice democratica Mariangela Bastico dal proprio sito commenta severamente la mini-naia: “Per questa attività di formazione miliare il governo impegna 20 milioni di euro di nuova spesa, mentre ha ridotto drasticamente le risorse per il servizio civile, per i disabili, per la scuola, per servizi sociali fondamentali”.
La Bastico quindi invita a firmare un appello inviando la propria adesione contro questa ipotesi legislativa chiamata “legge Balilla”. L’appello pretende che, se ci sono 20 milioni per la formazione dei giovani, questi “siano spesi per educare veramente alla cittadinanza e alla Costituzione ovvero alla pace e ai diritti umani, alla legalità e alla giustizia”.
Da Tuttoscuola 10.07.10
1 Commento