C’era attesa per conoscere le mosse concrete del Governo dopo gli annunci del ministro dell’economia Tremonti circa il recupero del 30% dei risparmi previsti nella manovra triennale 2008.
Ebbene un emendamento del relatore alla manovra, Antonio Azzollini, in discussione in commissione Bilancio al Senato prevede che tali fondi verranno ‘accantonati’ nonostante il congelamento triennale 2011-2013 previsto nella manovra in discussione al Senato e potranno, in un secondo tempo, essere anche destinati a scatti di anzianità e progressioni del corpo docente. A decidere, sarà, però, un “decreto di natura non regolamentare del ministero dell’Istruzione di concerto con quello dell’Economia e sentite le organizzazioni sindacali”. Non è definito un termine entro il quale ciò debba avvenire.
Sembra di capire insomma che il Governo stia prendendo tempo per decidere come impiegare quella quota di risparmi derivanti dalle misure stabilite nel 2008 (i 7,8 miliardi di tagli): se investirli nella valorizzazione del merito, come previsto allora (ed enfatizzato come un asse portante della politica scolastica di questa legislatura), o per recuperare il blocco agli scatti di anzianità, misura introdotta in queste settimane, il cui effetto verrebbe in tutto o in parte coperto attingendo appunto a quel “tesoretto” stanziato due anni fa.
Intanto non si capisce se nel frattempo il governo abbia trovato altri fondi per finanziare i debiti delle scuole e per pagare le supplenze.