225 sì contro 224 no, e il Governo viene battuto per un solo voto alla Camera. Passa l’emendamento del Pd, di cui è primo firmatario Cesare Damiano, al ddl lavoro su cui l’esecutivo aveva espresso parere contrario.
L’emendamento si riferisce all’articolo 31 del testo, apportando modifiche al nono comma dell’articolo 9. Laddove si affermava che “le commissioni di certificazione accertano l’effettiva volontà delle parti di devolvere ad arbitri le controversie che dovessero insorgere in relazione al rapporto di lavoro”, il testo dell’emendamento prevede che la norma riguardi le controversie “insorte”, non quelle che “dovessero insorgere”, quindi quelle già in atto, non che dovessero insorgere in futuro.
Liti in aula nella maggioranza, Giancarlo Lehner accusa i finiani di aver teso una trappola al voto.
Pierluigi Bersani, segretario del Partito Democratico, commenta: “Non so se si sono estesi i finiani…” e aggiunge: “Viene quasi da augurarsi che qualcuno avesse compreso bene la portata della questione: il nostro emendamento era nel solco delle indicazioni del presidente della Repubblica. Direi quasi un omaggio”.
Cesare Damiano, capogruppo del Pd nella commissione Lavoro della Camera, commenta così il risultato di oggi: “E’ un serio colpo all’impianto del provvedimento del governo in materia di arbitrato e un passo avanti per i diritti dei lavoratori. Il governo – aggiunge Damiano – è stato battuto su un emendamento di grande importanza che restituisce ai lavoratori la possibilità di scegliere, caso per caso, se ricorrere alla giustizia ordinaria o all’arbitrato. Al contrario del testo del governo che, di fatto, imponeva ai lavoratori un’unica e definitiva scelta all’inizio del rapporto di lavoro”
Per Tiziano Treu, vicepresidente della commissione Lavoro del PD, “La maggioranza mostra segni di disorientamento. Lo abbiamo visto questa mattina al Senato sul Ddl sulla professione forense e nel pomeriggio alla Camera con l’approvazione dell’emendamento Damiano in tema di arbitrato. L’emendamento approvato contro la volontà del governo – aggiunge Treu – dà risposta a un rilievo preciso del Presidente Napolitano il quale ha raccomandato le Camere di garantire l’effettiva volontà delle parti di ricorrere all’arbitro. Questa volontà è effettivamente rispettata se si decide di usare l’arbitrato solo a fronte di controversie già in atto e non rispetto a controversie future”
Dario Franceschini, presidente dei deputati PD, commenta le molte assenze nelle file della maggioranza, che hanno inciso sull’esito finale del voto: “Ho una certa esperienza parlamentare: quasi 100 deputati assenti di maggioranza su una norma cosi importante non sono mai un caso. In realtà, la maggioranza è sempre più dilaniata politicamente e si comincia a vederne le conseguenze sul piano parlamentare.”
Il relatore Giuliano Cazzola, che aveva espresso il parere contrario del Governo all’emendamento del PD, ha chiesto una sospensione dei lavori. Per questo la seduta a Montecitorio è al momento sospesa e riprenderà al termine della riunione del comitato dei Nove, che dovrà decidere sul prosieguo dei lavori.
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