La sinistra francese ha conquistato il 54,3% delle preferenze nel ballotaggio delle elezioni regionali contro il 36,1% dell centrodestra e l’8,7% del Front National, secondo il primo exit poll. La regione Alsazia resta al centrodestra: la lista UMP-NC guidata da Philippe Richert ha raccolto il 47,1% dei voti al secondo turno delle regionali in Francia. È una delle poche consolazioni per il centrodestra del presidente Nicolas Sarkozy in un voto che ha visto a livello nazionale l’associazione di socialista ed ecologisti ottenere oltre il 54% dei voti secondo i sondaggi. Sempre secondo gli exit poll dell’istituto OpinionWay-Fiducial in Alsazia la lista di sinistra di Jacques Bigot ha avuto il 38,7% e il Fronte Nazionale di estrema destra il 14,2%.
La sinistra ha strappato all’Ump la Corsica, una delle due regioni che il centrodestra controllava ancora sul territorio metropolitano: secondo gli exit poll della Opinionway diffusi subito dopo la chiusura delle urne nel ballottaggio delle regionali francesi, il candidato della sinistra Paul Giacobbi (socialisti, verdi e sinistra radicale) avrebbe ottenuto il 37,09% delle preferenze contro il 27,62% di Camille de Rocca Serra (Ump).
Si conferma così la dura batosta per l’Ump, il partito di destra al potere del presidente Nicolas Sarkozy.
L’esito del secondo turno del voto regionale in Francia rappresenta un «successo per le liste della gauche. Non abbiamo saputo convincere» ha detto il premier francese Francois FIllon. Per l’Ump, il partito di destra al potere di Nicolas Sarkozy «è una delusione», ha detto ancora Fillon, aggiungendo: «Me ne assumo tutte le responsabilità».
«Stasera i francesi hanno respinto una politica ingiusta, fatta di regali fiscali per i più
privilegiati a detrimento della lotta alla disoccupazione e al sostegno al settore pubblico»: lo ha detto il segretario socialista, Martine Aubry, nel primo commento ai risultati del secondo turno delle regionali francesi. «I francesi hanno fatto una scelta a favore della sinistra – ha proseguito – per una politica che li protegga, li difenda nella vita quotidiana. Da domani saremo al lavoro per mantenere i nostri impegni, sul lavoro, per la difesa dei giovani, per le piccole imprese, per gli agricoltori». «I francesi – ha aggiunto la Aubry – hanno detto anche no alla strumentalizzazione della paura da parte del governo. Hanno parlato e devono essere ascoltati. Stasera la Francia ha chiesto di cambiare profondamente politica».
L’astensionismo è calato (l’affluenza è salita al 51% secondo Le Monde) ma non in modo sufficiente da permettere all’Ump di recuperare almeno in parte lo svantaggio nei confronti della sinistra. Dal dato record del 53% del primo turno l’astensione si sarebbe assestata poco sopra il 50%, ma l’ulteriore mobilitazione appare essere stata equamente divisa e di fatto l’Ump ha riscosso solo parte dei voti del Front National, passato dall’11% all’8,7%: il risultato è che al momento il centrodestra riesce a conservare una sola regione nel territorio metropolitano, il tradizionale feudo dell’Alsazia, cedendo la Corsica alla sinistra che ne vince così 23 su 24.
Si conferma in questo modo un «voto punitivo» nei confronti del governo che non è certo una novità – quattro anni fa la sinistra aveva conquistato 22 regioni su 24, pur uscendo duramente sconfitta dalle presidenziali – ma che va forse al di là delle previsioni di Sarkozy, che paga lo scotto della crisi economica, di un riformismo a tutti i costi percepito a volte come esagerato e di un’eccessiva presenza sulle pagine dei tabloid.
A questo proposito, grande successo della socialista Segolene Royal. Secondo le prime stime Opinionway l’ex candidata del Partito socialista alle presidenziali del 2007 ha ottenuto il 61,1% delle preferenze nella corsa alla presidenza della regione Poitou-Charentes, contro il circa 38,9% ottenuto da Dominique Bussereau, capolista dell’Ump nonchè attuale ministro dei Trasporti del presidente Nicolas Sarkozy.
«Mi auguro che questa vittoria non sia solo la vittoria di un campo ma di tutto il Paese», ha esultato la Royal, esprimendo tutta la sua soddisfazione per questo «magnifico risultato».
Da domani, secondo lo scenario più probabile, scatta la procedura che porterà al vasto rimpasto nel governo di Francois Fillon.
Il presidente francese, Nicolas Sarkozy, riceverà domani mattina alle 9:00 il primo ministro, Francois Fillon, per «fare il punto sul messaggio dei francesi» del voto, ha riferito l’Eliseo. molto probabile che il premier presenti domani mattina le doverose dimissioni a Sarkozy. Dimissioni che però dovrebbero essere respinte dallo stesso Sarkozy, che chiederà a Fillon di procedere a un rimpasto di governo.
La Stampa 22.03.10