Anno: 2017

Strage di Bologna, quel 2 agosto che non si può dimenticare

#2agosto Ci sono eventi che rappresentano i tornanti della nostra vita. Non solo quelli della sfera personale, ma alcuni fatti pubblici. Per me, che ero adolescente negli anni ’70 e quindi negli “Anni di piombo”, penso al rapimento di Aldo Moro, alla morte di Berlinguer e alla strage del 2 agosto alla stazione della “nostra” Bologna. Ricordo esattamente dove e come appresi la notizia di ciascuno di quegli eventi. Allora, non eravamo sempre connessi, le notizie veicolavano con tempi meno rapidi e i telefoni pubblici funzionavano con i gettoni. Della immane strage mattutina seppi solo nel pomeriggio: ero in un campeggio in Puglia, dopo la maturità (che allora si protraeva per tutto il mese di luglio) e la notizia mi colpì come una scudisciata. Ecco perché il 2 agosto resta una data incisa nel mio calendario. Ognuno di noi sentì in se stesso che qualcosa si rompeva, che la democrazia vacillava. La risposta di Bologna fu all’altezza della grave situazione e diede rappresentazione materiale alla sua indole solidaristica e di mutuo soccorso. Anche il Paese …

Università, reso più equo il criterio del costo standard

La Camera dei deputati entro la giornata approverà il cosiddetto Dl Mezzogiorno che contiene, tra altre misure, la revisione del “costo standard per studente”, sulla cui base è ripartito il finanziamento statale alle università. Si tratta di una misura che il Governo era già stato sollecitato ad adottare grazie a una mozione, a mia prima firma, approvata circa un anno fa. Sono intervenuta in Aula per spiegare l’importanza delle modifiche apportate nel calcolo del “costo standard”. Ecco il testo integrale del mio intervento Signor Presidente, poco più di un anno fa, la Camera approvò – sostanzialmente all’unanimità – la mozione a mia prima firma che impegnava il Governo ad assumere specifiche iniziative per superare gli ostacoli che si frappongono tra i giovani e l’accesso al sistema universitario. Dopo qualche mese, in occasione della discussione della legge di bilancio, furono attuati alcuni impegni di quella mozione. Da un lato, quelli connessi al potenziamento del finanziamento per il diritto allo studio universitario e al completamento e miglioramento dei suoi strumenti operativi. Dall’altro, quelli connessi alla riforma della …

Università: oltre la retorica dell’eccellenza

Il Sole 24 Ore ha avviato un dibattito sul sistema universitario a partire da una riflessione di Dario Braga, a cui hanno fatto seguito altri interventi, che potete leggere qui. Per chi, come me, ha dedicato gran parte della propria attività parlamentare alle politiche universitarie, si tratta di una iniziativa certamente apprezzabile perché – al di là delle considerazioni espresse e della loro eventuale distanza dalle mie valutazioni – rappresenta il tentativo di portare il dibattito sull’università, al netto dei luoghi comuni e degli stereotipi, in seno alla società, che è (ma sarebbe meglio dire, dovrebbe essere) il principale interlocutore del mondo accademico. Il contributo di Daniele Terlizzese dal titolo “Cooptazione e persone di qualità”, a corredo dei precedenti citati è quello che più mi sprona a prendere la parola, per dissentirne. L’autore si fa portavoce di alcune idee che hanno trovato – negli ultimi anni – sostegno pubblico e attuazione normativa, a partire dalla considerazione che il buon reclutamento vada premiato, affinché “chi sceglie abbia incentivi chiari e potenti a prendere i migliori”. Io …

Il balsamico trentino è prodotto diverso da quello tradizionale di Modena

Amo le montagne e le valli del Trentino. Ne apprezzo la cucina e i prodotti tipici. Ed è proprio il rispetto che porto a questa cultura materiale e l’orgoglio per quella della mia terra, che mi portano a difendere la differenza di prodotto che c’è tra il nostro aceto balsamico tradizionale e il balsamico trentino. Sull’argomento, con altri colleghi emiliani (primo firmatario, Giuseppe Romanini), abbiamo interpellato il Ministro delle politiche agricole e la risposta fa piazza pulita degli equivoci dei mesi scorsi: l’aceto balsamico trentino non sarà nell’elenco nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali di prossima emanazione. La risposta è quella che ci aspettavamo e riconosce la specificità dell’aceto balsamico Dop e Igp della tradizione acetaia modenese ed emiliana. L’interrogazione non è stata presentata per una una mera difesa di campanile, bensì per evitare di compiere un errore, derogando al rigore con cui devono essere riconosciuti gli elementi di tradizionalità di produzione delle nostre specialità territoriali, certificati dai marchi di qualità. Altrimenti con quale credibilità e forza potremmo tutelarli e valorizzarli in sede comunitaria e internazionale? …

Fascismo e antifascismo

La rubrica MetaCarpi del settimanale Voce del 13 giugno era dedicata a “Fascismo” e, tangenzialmente, citava anche la mia attività parlamentare. Ho ritenuto utile commentare: ne è scaturito un “botta e risposta” sul numero in uscita oggi. Ecco la mia lettera pubblica. Cortese Direttore, ho letto con interesse, ma non senza perplessità, la rubrica MetaCarpi dell’ultimo numero di Voce – intitolata “Fascismo” – che cita anche il mio lavoro parlamentare. La proposta di legge del collega Fiano, che ho convintamente sottoscritto, introduce il reato di propaganda del regime fascista e nazifascista: la recente vicenda dello stabilimento balnerare di Chioggia, per non parlare del fascio littorio inserito nel simbolo di una lista elettorale ammessa alle recenti elezioni amministrative, dimostrano come siano diffuse le ostentazioni apologetiche delle ideologie fasciste e naziste. La proposta Fiano ha acceso un dibattito pubblico nel merito che ritengo utile e mi fa piacere che anche il suo giornale se ne sia occupato, anche se nutro perplessità sulla tesi di fondo sostenuta nella rubrica: se il fascismo degli italiani fosse davvero esclusivamente “antropologico”, …

Milioni di oriundi possono diventare “cittadini italiani”. Un diritto negato ai minori stranieri che vivono in Italia

L’immagine è tratta dal sito web L’Italia sono anch’io Tutti i discendenti di seconda, terza, quarta generazione ed oltre, di italiani maschi (dal 13/6/1912 fino al 31/12/1947) e di donne italiane (dall’entrata in vigore della Costituzione, anche se c’è voluta una sentenza della Corte Costituzionale del 1983 per ribadire il principio di parità tra uomo e donna anche in questo ambito) sono da considerarsi a tutti gli effetti cittadini italiani e per l’ottenimento della cittadinanza dovranno solamente seguire un determinata procedura (molto italica, data la quantità di documenti da riprodurre…). In altre parole, per lo Stato italiano può diventare cittadino un ragazzo nato e cresciuto, ad esempio, in Sud America da discendenti italiani: poco importa che, essendo magari di quarta generazione, non parli la lingua bensì il dialetto dei nonni probabilmente corrotto dai decenni di contaminazione linguistica con il paese “ospite”, che non conosca la storia e la cultura italiana o che non vi abbia mai messo piede. È di questi giorni la notizia che migliaia venezuelani di origine italiana – stante l’incertezza politica di …

Verità e giustizia per Ilaria Alpi e Milan Hrovatin

Noi non archiviamo la ricerca della verità sulla morte di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin. Oggi pomeriggio, alla Camera, è stato diffuso pubblicamente l’appello che un nutrito gruppo di parlamentari – che anche io ho sottoscritto – ha lanciato affinché l’intera vicenda non venga dimenticata, abbandonata indefinitamente nel limbo dei casi irrisolti. Alla conferenza stampa, insieme al collega Verini e al presidente della Fnsi Giulietti, c’era anche Luciana Alpi, la mamma di Ilaria che, instancabilmente, da ben 23 anni, attende che sia fatta piena luce su quanto accadde in Somalia, quando i due giornalisti Rai, che stavano conducendo un’inchiesta su un traffico di armi e rifiuti tossici, vennero uccisi, con alta probabilità su commissione. Luciana Alpi, per l’ennesima volta, con dignità, ma anche con grande dolore personale, ha ribadito di volere conoscere cosa sia realmente accaduto alla figlia. Per 17 anni un innocente è stato tenuto in galera: “un” colpevole individuato quasi a risarcire la sete di verità della famiglia. Ma questa madre ha ribadito, con forza, in conferenza stampa: “Non voglio un colpevole, voglio …