Anno: 2017

Perché questo furore scatenatosi contro le vaccinazioni?

Non ho visto la puntata di Report dedicata al vaccino contro il papilloma virus. Non voglio quindi valutare, nel merito, la trasmissione perché non ho elementi. Però, vista l’ennesima polemica che è nata attorno a questi temi – con la presa di distanza del ministro della Salute, l’impegno del virologo Burioni a “smontare” pezzo per pezzo quanto è stato affermato, la mole di condivisioni e contestazioni sui social – mi ronza in testa una domanda: perché quella sui vaccini sta diventando la “madre” di tutte le battaglie? Mi ronza in testa in quanto appartengo a quella generazioni che ha visto su compagni di scuola e coetanei i segni di malattie, come la polio, oggi ormai debellate. Per noi, le vaccinazioni sono state una potente arma a tutela della salute collettiva. Tutto, naturalmente, deve essere attentamente valutato (e l’informazione dei tecnici così come l’attenzione mediatica hanno un importante compito), ma faccio comunque fatica a comprendere questo furore, dal sapore quasi iconoclasta, scatenatosi contro le vaccinazioni.

Buoni docenti per una Buona scuola (Lavoce.info)

Oggi il sito Lavoce.info ha pubblicato il mio commento all’intervento di Daniele Checchi e Maria De Paola sul nuovo sistema di assunzione e formazione iniziale degli insegnanti della scuola secondaria. Ecco il testo pubblicato: Nuovo modello per le assunzioni Nel loro intervento pubblicato l’11 aprile sul nuovo sistema di assunzione e formazione iniziale degli insegnanti della scuola secondaria, Daniele Checchi e Maria De Paola hanno espresso un giudizio sostanzialmente positivo, accanto al quale non manca comunque la critica ad alcuni specifici aspetti che possono rappresentarne punti di debolezza e quindi infirmare la positività dei risultati. Prima di dimostrare l’infondatezza delle critiche, ricordo che la riforma rappresenta un vero cambio di paradigma. Ormai da decenni si diventava insegnanti – con modalità cambiate più volte – tramite esperienze dirette sul campo (insegnamenti per supplenza) ed esperienze formative presso le università (Ssis, Tfa, corsi abilitanti, Pas); conseguita l’abilitazione, c’era poi da superare uno dei rari ed erratici concorsi per l’assunzione in ruolo, oppure attendere l’assunzione diretta dalle graduatorie in lento scorrimento. Un sistema che ha causato lunghi e …

Reclutamento prof, con la riforma formazione e selezione connesse per garantire merito e qualità

Ecco il testo di un mio articolo pubblicato in data odierna da Scuola 24: Non c’è dubbio: la buona scuola si fa a partire da buoni docenti. E come formare insegnanti competenti e selezionare i candidati migliori per il lavoro nelle scuole? Con l’approvazione del decreto legislativo sulla formazione iniziale e sulle modalità di assunzione dei docenti della scuola secondaria (medie e superiori) arriva una risposta al quesito. Il nuovo sistema ha alcuni innegabili pregi, che possono dissipare i dubbi esposti da Daniele Checchi su questo giornale (“Reclutamento prof, si continua a preferire la quantità alla qualità ” di cui trovate copia in pdf in fondo a questo articolo). Nei confronti degli studenti universitari che pensano oggi all’insegnamento come alla loro futura professione (in ambito umanistico resta la scelta prioritaria, al 32%), la politica ha la responsabilità di tracciare un percorso chiaro, stabile, ordinario, che consenta loro di operare scelte consapevoli, tanto rispetto all’iter formativo quanto a quella della disponibilità di posti. In altre parole, l’avvio alla professione dovrà essere orientato dalla motivazione, dalla competenza …

cantiere

Edilizia scolastica, 13mila gli interventi finanziati

Nel pomeriggio odierno la ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli ha risposto al Question Time alla Camera a una interrogazione sul tema degli investimenti per la riqualificazione e messa in sicurezza del patrimonio di edilizia scolastica presentata da un gruppo di parlamentari Pd, prima firmataria Maria Coscia, che ho avuto il compito di illustrare. Nella sua risposta la ministra ha confermato che la sicurezza di chi studia e lavora nelle nostre scuole rimane una priorità assoluta del Governo Gentiloni come lo era dei precedenti Esecutivi. Il complessivo piano del Governo ha consentito di finanziare oltre 13mila interventi, il cui stato di attuazione è costantemente monitorato e reso pubblico dal Ministero sul suo sito ufficiale con un sistema informativo che ha ricevuto il plauso dell’Europa come buona pratica. In particolare, alla ministra abbiamo chiesto notizie sullo stato di attuazione e avanzamento dei “Piano Bei”, ovvero il corposo mutuo finanziato dalla Banca europea degli investimenti, contratto a totale carico dello Stato e a disposizione degli Enti locali per l’ammodernamento del patrimonio immobiliare sede di istituti scolastici. Valeria Fedeli ha …

letto d'ospedale

Non da soli, per affrontare il periodo finale della nostra vita

Venerdì mattina ho partecipato al convegno organizzato dalla https://fadoi.org/ FADOI e AMICA http://www.infoamica.it/ su “La coscienza del fine vita in sanità” e l’Aula di Montecitorio è stata impegnata, martedì e mercoledì scorsi, nella discussione dei primi emendamenti al testo sul consenso informato e sulle disposizioni di volontà anticipate nei trattamenti sanitari, il cosiddetto Biotestamento. Una coincidenza, dato che il convegno è stato fissato da molti mesi (peraltro sollecitato dalla presentazione romana – esattamente un anno fa – del film The perfect circle, di Claudia Tosi http://www.theperfectcirclefilm.com/wordpress/ , che sarebbe riduttivo definire come un film sulle cure palliative nel fine vita) ma è ben vero che l’argomento è, ormai, di consuetudine quotidiana: si pensi che son ben 16 le proposte di legge di iniziativa di deputati discusse e confluite nel testo base sul biotestamento). L’espressione “fine vita” non coincide, come si potrebbe fraintendere nel dibattito pubblico, con il caso drammatico di chi, a causa di una malattia mortale e dolorosa, invoca la fine o, caso altrettanto estremo, di chi in assenza di coscienza propria – per …

Un concorso e un triennio formativo per i nuovi docenti

Un cambio di paradigma, una svolta talmente sostanziale da imporre di prendersi il tempo necessario per esaurire la situazione pregressa e avviare in maniera ordinata la nuova fase. Il Governo ha approvato in via definitiva il nuovo sistema di formazione iniziale e di accesso al ruolo degli insegnanti della scuola secondaria (medie e superiori, per intenderci), attuativo della delega della legge 107, accogliendo le proposte formulate dalla Commissione Cultura (ero relatrice del provvedimento in Commissione) tese a chiarire, in particolare, le diverse fasi del nuovo percorso e a introdurre modifiche sostanziali al regime transitorio, maturate nel corso della fase di ascolto di enti, associazioni, esperti, organizzazioni sindacali. Con il nuovo percorso, un laureato magistrale che deciderà di dedicarsi all’insegnamento dovrà prima vincere un concorso pubblico nazionale e, poi, affrontare un triennio retribuito di formazione sul campo, tirocinio nelle scuole e inserimento progressivo nella funzione docente, durante il quale acquisirà le competenze (quali, ad esempio, quelle pedagogiche, relazionali, valutative, organizzative, tecnologiche) specifiche della professione. Una volta superate le prove intermedie e quella finale del percorso, l’aspirante …

In ricordo del sisma dell’Aquila, ma anche misure per il sisma dell’Emilia

Impossibile oggi, non pensare ai terremoti: il nostro e quello degli altri. Nella notte a L’Aquila, sono state ricordate le 309 vittime del sisma di 8 anni fa. Nel corso della giornata di ieri, poi, il Senato ha approvato, in via definitiva, il testo del decreto sul sisma del Centro Italia, che contiene alcune norme importanti anche per il “nostro” terremoto del 2012, inserite nel passaggio alla Camera con l’approvazione di nostri emendamenti. Si tratta, per tutelare le piccole imprese, di poter pagare direttamente le imprese subappaltatrici, nel caso in cui l’azienda appaltatrice sia sottoposta a concordato; di poter locare gli immobili danneggiati dal sisma già ristrutturati anche a nuclei familiari non terremotati, visto che questo fabbisogno è molto diminuito negli anni; infine, per le Amministrazioni, di poter recuperare contributi corrisposti e non dovuti per l’assistenza alla popolazione. Tre terremoti molto diversi, che uniscono le rispettive comunità con un filo rosso di solidarietà, sostegno reciproco e testimonianza. Terremoti come questi lasciano ferite difficilmente sanabili, ma al netto di dolore, paura, pazienza, fatica, determinazione e resilienza, …