Mese: Settembre 2017
Una settimana di riflessione sui lavoratori della ricerca
Si apre una settimana dedicata alla scienza e a chi vuole praticare o già pratica la ricerca. Come accade ormai dal 2005, su impulso della Commissione europea, anche quest’anno, l’ultimo venerdì del mese di settembre sarà teatro, in 250 città europee, della Notte dei ricercatori (link), iniziativa che coinvolge i ricercatori e gli istituti che fanno ricerca di tutta l’Unione europea. Quest’anno, in Italia, l’appuntamento di venerdì 29 settembre sarà anticipato da due conferenza stampa, a Roma, dedicate al primo livello di formazione dei ricercatori, vale a dire il dottorato di ricerca, a cui sono stata invitata a portare il mio contributo. Il primo appuntamento è per domani, martedì 26 settembre (presso la sala stampa della Camera dei deputati), organizzato dall’Adi, l’associazione dei dottorandi e dottori di ricerca italiani (link). Il secondo appuntamento è per giovedì 28 settembre, sempre presso la Camera dei deputati, organizzato dal nascente Comitato per la valorizzazione del Dottorato di Ricerca (link). Entrambe le associazioni, pur con modalità e priorità diverse, puntano a valorizzare il dottorato di ricerca. Sarò ad entrambi …
Campo Fossoli, importanti risorse per la valorizzazione
Arrivano i fondi attesi per proseguire con buona lena la conservazione e la valorizzazione del Campo di Fossoli. Oggi pomeriggio, la Conferenza unificata (stamane analogo passo era stato compiuto in Conferenza delle Regioni) ha approvato il piano strategico “Grandi progetti per i beni culturali”. Con questo piano, dal Ministero arriveranno a Comuni e Regioni ben 65 milioni di euro, 3 milioni e mezzo dei quali sono destinati al Campo di Fossoli. Questo finanziamento, unitamente al milione di euro stanziato dalla Regione Emilia-Romagna e ai 500mila euro dalla Presidenza del Consiglio, rappresenta un punto di svolta nella tutela e nella valorizzazione del Campo di Fossoli. A questo luogo della Memoria sono stati destinati 3 milioni e mezzo di euro, di cui una piccola parte, 240mila euro, per la progettazione, e la gran parte per la realizzazione pratica delle opere. Ci saranno le condizioni economiche per poter, finalmente, mettere mano a specifici interventi di tutela e salvaguardia (tra i quali illuminazione della struttura, approvvigionamento idrico e sistemazione della pavimentazione). I “Grandi progetti per i beni culturali” sono …
Agli atenei arrivano i primi finanziamenti per affrontare la novità della no tax area
Nella legge di bilancio per il 2017 sono state introdotte alcune misure a sostegno dell’accesso all’università: tra questa, la più innovativa dispone l’esenzione dalle tasse universitarie per gli studenti a basso reddito (fino a 13.000 euro di ISEE) ed il calmieramento per quelli con un ISEE compreso tra il 13.001 e i 30.000 euro. Per compensare gli atenei dei mancati “introiti” dovuti agli esoneri e al contenimento degli importi delle tasse, sono stati previsti 55 milioni per l’anno in corso (dato che la misura entra in vigore da questo anno accademico, quindi per il 2017 c’è necessità di compensare gli atenei per la sola prima rata delle tasse, che si assolve tra settembre e ottobre) e 110 milioni a regime dal 2018. E’ presto per dire se la misura messa in campo per volontà del PD raggiungerà l’obiettivo, avvicinando all’università i giovani provenienti da strati sociali deboli, ma i primissimi dati provenienti da alcune regioni (Toscana e Piemonte) rispetto alla richiesta di borsa di studio paiono andare in questo senso. Oggi il Miur ha ripartito …
L’apologia del fascismo è reato: che lo dica Scelba o Fiano, questo è un principio costituzionale
Solleviamo il velo dell’ipocrisia: il fascismo non è una opinione, è un’ideologia che punta a scardinare il sistema democratico e quindi la sua apologia è reato. Dal 1952, la legge Scelba – che ha dato attuazione alla XII disposizione transitoria della Costituzione – ha disciplinato il divieto di riorganizzare il disciolto partito fascista e il reato di apologia del fascismo. Contro la legge Scelba – in linea di principio – nessuna forza politica obietta. Negli ultimi anni, però, assistiamo a due fenomeni, facce della stessa medaglia, cioè l’inefficacia della legge Scelba: un rigurgito neofascista, pubblicamente propagandato e, di converso, sempre più rare condanne di apologia del fascismo. E’ per questi motivi che il collega Fiano ho presentato nell’ottobre del 2015 una proposta di legge, che anche io ho convintamente sottoscritto, per introdurre nel Codice Penale il reato di propaganda del regime fascista e nazifascista punibile con la reclusione da 6 mesi a 2 anni, con l’aggravante dell’uso distorto del web. Questa proposta è stata oggi votata alla Camera. Molte le accuse sollevate dai banchi della …
La notte in cui la guerra si fermò
L’uomo non è solo “homo hominis lupus”. Nel dicembre del 1914, all’inizio della prima Guerra Mondiale, nelle trincee delle Fiandre, i soldati inglesi e quelli tedeschi, spontaneamente, sospesero le ostilità per il giorno di Natale, si scambiarono piccoli doni e, incontrandosi nella terra di nessuno, giocarono a pallone. Episodi malvisti dai comandi superiori che si affrettarono a impedirli per le festività successive perché “fraternizzare con il nemico” privava la guerra del suo senso, perverso e immorale, a cui i soldati dovevano sottostare. Ma questo episodi raccontano di una umanità non ancora perduta nell’odio e nella brutalità. Domani sera, a Carpi, quella tregua natalizia verrà ricordata in una pubblica lettura e insieme ad altri presterò la mia voce alle parole scritte dai soldati britannici su quell’inconsueto momento di respiro dalla guerra. L’appuntamento è per domani, domenica 10 settembre, alle ore 21.30, nel cortile delle stele del Museo monumento al deportato, a Carpi (o nella Sala dei Nomi in caso di maltempo).
Scuola24: Non si lasci alla tecnica la politica universitaria
In Italia ci sono pochi laureati. Siamo al penultimo posto in Europa. In particolare, è laureato il 24,8% dei giovani tra i 25 e i 34 anni, il 10,2% in meno rispetto alla media europea. In termini assoluti, rispetto all’Europa, mancano all’appello ben 700.000 giovani laureati italiani. Su questi dati, già sconfortanti, pesa poi il background economico e sociale della famiglia di provenienza che influisce, più che in altri paesi, sulla possibilità dello studente di intraprendere e concludere una soddisfacente carriera universitaria. Eppure la laurea conviene. I dati del Consorzio Almalaurea mostrano che è comunque più facile trovare lavoro e avere una retribuzione più adeguata (pur essendo gli stipendi italiani mediamente bassi) se, oltre al diploma, si possiede una laurea. Meglio ancora se magistrale e non solo triennale. E’ in questo contesto che si inserisce il dibattito sugli sbarramenti posti all’iscrizione all’università, quel “numero chiuso” sempre più spesso esteso dagli atenei anche ai corsi di laurea per i quali non è previsto per legge (Medicina, Odontoiatria, Veterinaria, Professioni sanitarie, Architettura e Scienze della Formazione). Dibattito …