Dopo che il Governo, ieri, aveva posto la fiducia, in mattinata la Camera dei deputati ha dato il via libera alla conversione in legge della manovra di aggiustamento dei conti pubblici. Il provvedimento, grazie anche ad emendamenti presentati da me e dal collega Davide Baruffi, contiene diverse misure che hanno ricadute specifiche sul nostro territorio. Il dl Manovra contiene, innanzitutto, un nuovo pacchetto di norme a sostegno della ricostruzione post-sisma in Emilia: in particolare sono stati previsti specifici finanziamenti (200 milioni di euro) da indirizzare alla ricostruzione pubblica. Sono previsti, inoltre, maggiori spazi finanziari per la realizzazione di investimenti, misure a sostegno del recupero dei centri storici, nonché la possibilità di accelerare i pagamenti alle imprese subappaltatrici e fornitrici impegnate nella ricostruzione privata, qualora l’appaltatore sia coinvolto in procedure concorsuali. Il Governo si è infine impegnato a prorogare il regime fiscale agevolato per i contratti di locazione nell’area del sisma (cedolare secca al 10%). Una risposta, ancorché parziale, arriva anche all’allarme sui conti pubblici delle Province, lanciato, tra gli altri, dal presidente della Provincia di Modena Gian Carlo Muzzarelli. Alle risorse già stanziate dal decreto, grazie ad emendamenti Pd, si sono aggiunti fondi ulteriori a sostegno dei compiti che sono rimasti in capo a questi Enti, la cui riforma, purtroppo, dopo la bocciatura del referendum costituzionale, è rimasta in mezzo al guado. In particolare sono previsti ulteriori 170 milioni per il finanziamento delle funzioni fondamentali nel biennio 2017-2018; 70 milioni per l’anno in corso per la manutenzione straordinaria delle strade provinciali; 15 milioni per l’edilizia scolastica degli istituti superiori. Previsto anche l’esonero dalle sanzioni per tutte quelle Province, tra cui la nostra, che per l’anno 2016 non avevano rispettato gli obiettivi finanziari fissati dalla legge. Infine, la graduale statizzazione degli ex istituti musicali pareggiati e delle Accademie di belle arti – provvedimento che, nel modenese, riguarda direttamente l’istituto Vecchi-Tonelli – per garantire la sostenibilità di una risorsa didattica fondamentale per la formazione artistica nel nostro Paese. Gli Enti locali, infatti, sono sempre più in difficoltà a sostenere economicamente l’attività di questi istituti e la soluzione, da tempo invocata e attesa, è quella di un graduale passaggio del personale alle dipendenze dello Stato”.
Pubblicato il 1 Giugno 2017