Giorno: 27 Maggio 2017

cantiere

Sisma, nuove misure per la ricostruzione

Un altro pacchetto di misure a favore dei Comuni e del territorio colpiti dal sisma dell’Emilia arriva a cinque anni esatti dai tragici eventi del 20 e 29 maggio 2012. Gli emendamenti al decreto 50/2017 approvati oggi dalla Commissione bilancio della Camera, a firma mia e del collega Baruffi, prevedono tra le altre cose nuove risorse per la ricostruzione pubblica pari a 200 milioni, maggiori spazi finanziari per la realizzazione di investimenti, misure a sostegno del recupero dei centri storici, nonché la possibilità di accelerare i pagamenti alle imprese subappaltatrici e fornitrici impegnate nella ricostruzione privata, qualora l’appaltatore sia coinvolto in procedure concorsuali. Misure dunque che rispondono alle necessità della ricostruzione pubblica con maggiori risorse e più ampi margini di manovra, nonché a quella privata grazie ai pagamenti per le imprese impegnate nei lavori e il recupero dei centri storici. È positivo, a cinque anni esatti dal sisma poter accompagnare le importanti iniziative di commemorazione in corso con nuove misure a sostegno della ricostruzione. Anche stavolta la filiera istituzionale tra Comuni, Regione, Parlamento e Governo …

Province, passi avanti ma ancora non sufficienti

I passi avanti per affrontare i problemi delle Province, compiuti in queste ore in Commissione Bilancio a Montecitorio, sono significativi. Grazie alle proposte avanzate dalle Province, tra cui quella di Modena, e agli emendamenti che abbiamo presentato, insieme al collega Baruffi, al decreto in corso di esame alla Camera, sono arrivate alcune risposte attese e importanti. Alle risorse aggiuntive già previste dal decreto vanno, infatti, ad assommarsi alcune poste rilevanti per capitoli cruciali. In particolare ulteriori 170 milioni per il finanziamento delle funzioni fondamentali nel biennio 2017-2018; ulteriori 70 milioni per l’anno in corso per la manutenzione straordinaria delle strade provinciali; ulteriori 15 milioni per l’edilizia scolastica degli istituti superiori. 255 milioni aggiuntivi, nel biennio in corso, che si aggiungono a quelli già stanziati dal decreto, pari a 290 milioni. Va inoltre ricordato che, a decorrere dal 2019, il contributo alla finanza pubblica degli enti provinciali scende strutturalmente di ulteriori 80 milioni. A questi risultati va infine aggiunto l’esonero dalle sanzioni precedentemente previste per tutte quelle Province (la gran parte delle stesse, in realtà), tra …

strumenti musicali

Formazione musicale, statizzazione per gli ex pareggiati

La Commissione Bilancio della Camera ha approvato un mio emendamento al dl Manovra che prevede la graduale statizzazione degli ex istituti musicali pareggiati e delle Accademie di belle arti, provvedimento che, nel modenese, riguarda direttamente l’istituto Vecchi-Tonelli. Già nel 2013, quando si erano cominciate ad evidenziare le difficoltà economiche degli Enti locali a continuare a sostenere questi istituti, avevo presentato un disegno di legge per il loro graduale passaggio allo Stato che trova, di fatto, attuazione con l’emendamento approvato. In Italia sono attivi ben 20 Istituti musicali pareggiati: rappresentano il 30 per cento dell’offerta accademica musicale e coinvolgono 700 docenti e circa 8.000 studenti. Una risorsa didattica fondamentale per la formazione artistica, la cui sostenibilità economica è oggi, in molti casi, compromessa. La situazione economico-finanziaria in cui versano soprattutto le Province sta compromettendo, infatti, il loro funzionamento e la loro offerta didattica e formativa, a detrimento della cultura e della diffusione delle competenze musicali. La possibilità, prevista nella proposta di legge del 2013, di procedere a una graduale statizzazione assume ora i caratteri dell’urgenza. Con …

L’Unità – No tax area per non salassare gli studenti

Oggi, sabato 27 maggio, L’Unità ha pubblicato un mio intervento dal titolo “No tax area per non salassare gli studenti” Ve ne propongo il testo integrale: Che l’Università per i figli sia un costo gravoso per le famiglie, soprattutto quelle meno abbienti, è purtroppo un dato di fatto nel nostro Paese. Il costo dell’affitto di una stanza, per coloro che si spostano dalla propria città d’origine, non è la sola spesa che devono sostenere: l’ostacolo primo, per tutti, sono le tasse scolastiche. E’ questa una delle ragioni per cui, in Italia, l’ascensore sociale sembra essersi fermato. In genere, può permettersi di proseguire gli studi chi proviene da una famiglia avvantaggiata, non solo sul piano economico, ma anche su quello della preparazione scolastica e culturale. Per tentare di arginare un fenomeno che ci ha fatti precipitare al fondo delle graduatorie Ocse sul numero di laureati, con grave pregiudizio per il futuro sviluppo dell’intero Paese e non solo delle vite dei singoli studenti, il Partito democratico sta cercando di incidere con misure innovative e specifiche che stanno …