Anno: 2016

Perchè l’Università di Modena ha stregato Mr Facebook

Avevo già commentato il dono di Mark Zuckerberg alla Università di Modena, ma l’articolo di Fabio Poletti pubblicato su La Stampa di questa mattina stimola alcune ulteriori considerazioni: 1. Un paio di anni fa, all’uscita della classifica delle università redatta dal Sole 24 ore, a Modena si sprecarono commenti non molto lusinghieri per Unimore: allora mi limitai a suggerire che questi strumenti sono utili nella misura in cui conosciamo (e quindi possiamo interpretare) i parametri valutati per redatte la classifica. Oggi, arriva la conferma di quel lontano suggerimento: un sistema complesso e di formazione come un’ateneo non si può buttare giù dalla torre per unediocre posizionamento in classifica o innalzato al cielo per l’ottima performance di un dipartimento… spero che tutti i commentatori – esperti e no – traggano da questa vicenda la voglia di conoscere meglio e in profondità la complessità questo mondo; 2. Il sistema universitario pubblico è sottofinanziato, ormai da 10 anni. Il “dono” del mega server – in realtà frutto di un bando vinto dai ricercatori modenesi e quindi credo che …

Perchè manca l’antisismica?

Di seguito l’articolo pubblicato su l’Unità sabato 3 settembre firmato insieme alla collega Raffaella Mariani: Su una questione sembrano essere tutti d’accordo. Mille volte meglio prevenire che dover poi, a posteriori, cimentarsi nella drammatica conta delle vittime e dei danni. E allora perché la prevenzione sismica in Italia non decolla? Esempi virtuosi, come quello di Norcia dove non sono stati registrati feriti, non mancano. Eppure, quando c’è da costruire in sicurezza, ma lontani da un’emergenza sismica, quando c’è da rivolgersi a professionisti in grado di dare le opportune indicazioni, le lamentele per l’eventuale incremento dei costi non mancano. Le imprese che avevano costruito i capannoni industriali seguendo l’ultima normativa antisismica varata dalla Regione Emilia-Romagna, ad esempio, con il terremoto del 2012 non riportarono danni. Eppure la normativa era stata osteggiata a causa proprio dell’aumento delle spese e per la presunta burocratizzazione delle procedure. Da notare che nelle zone colpite dal sisma del 24 agosto erano stati pochissimi gli interventi effettuati per miglioramento ed adeguamento antisismico dei fabbricati privati e produttivi che pure potevano beneficiare del …

Sisma Centro Italia, Errani l’uomo giusto, Dell’Orco diffama

Il deputato 5 stelle Dell’Orco straparla, o peggio, se parla con convinzione allora diffama. Perché se c’è un aggettivo che chi lo conosce associa al nome Vasco Errani è onesto, oltre che competente. Far intendere – come fa il collega Dell’Orco con il suo tweet – che ci sia una qualsivoglia connessione tra la nomina di Errani a commissario straordinario per il sisma nel 2012 e l’inchiesta Aemilia è mistificare la realtà. Perché se c’è una cosa per cui Errani ha lavorato, in questi anni, è proprio l’obiettivo per cui ogni euro speso per il cratere sismico fosse rintracciabile e impiegato in maniera legittima. Errani, poi, non è un “disoccupato”, come poco elegantemente si è espresso Dell’Orco. E’ un amministratore che, quando è stato coinvolto in una inchiesta, ha deciso di fare un passo indietro e attendere tutti i gradi di giudizio e la completa assoluzione prima di tornare a dare la propria disponibilità a ricoprire incarichi pubblici. I 5 stelle che, a parole, celebrano la trasparenza, dovrebbero almeno rispettarne la dirittura morale e la …

Perché la prevenzione non decolla? Una riflessione sulle criticità e sulle azioni necessarie

Il Governo ha stanziato i primi 50 milioni per la fase di emergenza, attingendo dal Fondo nazionale per le Emergenze, istituito nel 2013, e che per quest’anno ha una dotazione di 249 milioni. Una scelta politica giusta. Bene, quindi, considerando che nel caso del terremoto Emilia il governo Monti racimolò solo 10 milioni per le prime urgenze (mentre il Fondo della Protezione Civile era stato azzerato). Dopo l’emergenza seguirà la lunga fase della ricostruzione. Ma prevenire non sarebbe meglio? Certo, mille volte meglio tenuto conto, peraltro, che nessuna vita persa, comunque, può essere restituita. Prendiamo Norcia: è vero che non si trova nell’epicentro del sisma, ma l’esperienza dei terremoti precedenti ha insegnato ad intervenire con metodi costruttivi adeguati alla sismicità del territorio e lì non si registra nemmeno un ferito. Eppure, quando c’è da costruire in sicurezza, ma lontani da un’emergenza sismica, i mugugni e le lamentele per l’eventuale incremento dei costi non mancano. Prendiamo un altro esempio, ma di casa nostra, vale a dire le imprese che avevano costruito i capannoni industriali seguendo l’ultima …

L’angosciosa conta delle vittime, il gran lavoro dei soccorsi e l’amore italico della polemica

Questo nuovo terremoto ci riempie di angoscia, ma ci costringe anche, sulla base dell’esperienza vissuta sulla nostra pelle, a riflettere sui temi correlati, ad esempio come affrontare la fase emergenziale e poi quella della ricostruzione. Difficile però fare riflessioni ponderate, mentre l’amore italico per la polemica – in alcuni casi fondata, in altri no – si espande dalle tastiere. Provo ad andare con ordine. In molti hanno espresso fastidio per la visita del presidente del Consiglio Renzi sui luoghi del disastro e hanno invocano azioni concrete, invece che passerelle. Comprendo coloro i quali chiedono che non vengano intralciate le operazioni di salvataggio e che gli operatori della sicurezza non vengano distolti dal loro impegno per scortare il premier o la presidente della Camera, ma è altrettanto vero che le comunità colpite e i loro amministratori hanno la necessità – e lo dico per esperienza personale – di sentire che l’intera nazione si è stretta “fisicamente” intorno a loro. In questi momenti è fondamentale tenere “accesa la speranza” anche attraverso gesti simbolici. Ad essi, ovviamente, devono …

Da Ventotene un messaggio forte per l’Europa del futuro

Da Ventotene, l’isola dove un gruppo di antifascisti condannati al confino concepì l’idea di un’Europa federale, arriva un messaggio forte di rilancio dell’Europa, a partire dai giovani. Sia il presidente francese Hollande che la cancelliera tedesca Merkel, così come il presidente del Consiglio Renzi, hanno ribadito l’importanza di rilanciare non solo l’occupazione, ma anche la mobilità dei giovani e gli investimenti sul patrimonio culturale, vero antidoto alla paura che il terrorismo vuole instillare nelle nostre comunità. Questo tri-laterale a Ventotene è risultato significativo per diversi aspetti. Innanzitutto, quello simbolico. Dopo lo scossone Brexit, ripartire da Germania, Francia e Italia significa ritornare a quel nucleo originario di Paesi fondatori di un primo embrione di Europa, la Comunità economica del carbone e dell’acciaio (c’erano anche Belgio, Lussemburgo e Paesi Bassi). Senza scomodare l’ingombrante paragone con Adenauer, Schuman e De Gasperi, Merkel, Hollande e Renzi hanno la piena consapevolezza del passaggio cruciale e delicato per il futuro di un’Europa unita che unita non è mai diventata veramente. E poi un significato pratico-operativo. I problemi che ci pressano da …

Nubifragi, parlamentari Pd “A fianco dei territori colpiti”

“Non è un’estate pazza. Purtroppo, come già ampiamente previsto da meteorologi come il modenese Luca Lombroso, il progressivo cambiamento del clima tende a rendere consueti fenomeni che, in passato, erano davvero eccezionali. Siamo vicini ai territori dell’Area Nord e della zona delle Terre di Castelli e della cintura cittadina che, tra venerdì e sabato, sono stati colpiti, in due momenti diversi, da violenti nubifragi, accompagnati da vento forte e grandine, che hanno causato ingenti danni che sono ora in corso di quantificazione. Come già in passato, siamo in ascolto del nostro territorio e rinnoviamo la nostra disponibilità a farci interpreti a Roma delle istanze locali. E’ chiaro che devono attuarsi tutti i passaggi istituzionali e burocratici previsti dalle norme, a cominciare dalla dichiarazione dello stato di calamità naturale, ma, dopo l’ultima Legge di stabilità, ci si può appellare a una norma specifica che ha già garantito risarcimenti in situazioni analoghe, come ad esempio, la calamità naturale che colpì il parmense e il piacentino. Nella prossima Legge di stabilità, tra l’altro, c’è l’impegno del Governo a …