Un altro ambito, fondamentale, in cui la mia Regione, l’Emilia-Romagna, fa da apripista: l’Assemblea legislativa ha votato un progetto di legge – targato Pd e Sel – che istituisce, già dal 2017, il Res – reddito di solidarietà. Si tratta di un contributo massimo di 400 euro al mese, per un anno, destinato alle famiglie che hanno un Isee di 3mila euro o inferiore. Situazioni di marginalità economica, quindi, ma, purtroppo, molto diffuse: la stima è che, tra i fondi stanziati dalla Regione ottenuti sulla base di risparmi interni e quelli erogati dallo Stato come sostegno all’inclusione attiva, si potranno aiutare ben 35mila nuclei familiari. L’assegno è collegato a un progetto di attivazione sociale e inserimento lavorativo. Non una misura semplicemente assistenziale, quindi, ma un aiuto concreto, pensato per provare a porre un argine alle difficoltà che la crisi economica ha aperto e in cui persone sole o famiglie con figli piccoli o ancora lavoratori occasionali stanno sprofondando.