Perché la prevenzione non decolla? Una riflessione sulle criticità e sulle azioni necessarie
Il Governo ha stanziato i primi 50 milioni per la fase di emergenza, attingendo dal Fondo nazionale per le Emergenze, istituito nel 2013, e che per quest’anno ha una dotazione di 249 milioni. Una scelta politica giusta. Bene, quindi, considerando che nel caso del terremoto Emilia il governo Monti racimolò solo 10 milioni per le prime urgenze (mentre il Fondo della Protezione Civile era stato azzerato). Dopo l’emergenza seguirà la lunga fase della ricostruzione. Ma prevenire non sarebbe meglio? Certo, mille volte meglio tenuto conto, peraltro, che nessuna vita persa, comunque, può essere restituita. Prendiamo Norcia: è vero che non si trova nell’epicentro del sisma, ma l’esperienza dei terremoti precedenti ha insegnato ad intervenire con metodi costruttivi adeguati alla sismicità del territorio e lì non si registra nemmeno un ferito. Eppure, quando c’è da costruire in sicurezza, ma lontani da un’emergenza sismica, i mugugni e le lamentele per l’eventuale incremento dei costi non mancano. Prendiamo un altro esempio, ma di casa nostra, vale a dire le imprese che avevano costruito i capannoni industriali seguendo l’ultima …