Gli effetti pratici si cominceranno a vedere tra sei mesi: è questo il tempo che hanno a disposizione le Pubbliche amministrazioni per adeguarsi alle nuove disposizioni. Ma, oggi come non mai, possiamo dire che siamo davanti a un investimento per il futuro. E’ diventato, infatti, realtà dell’ordinamento italiano il cosiddetto Foia, Freedom of information act, ovvero il sistema di accesso aperto e trasparente agli atti delle Pubbliche amministrazioni. Il Foia, come ricordano le associazioni e i gruppi di cittadini che si sono impegnati per sostenerlo, è in vigore in 90 Paesi e l’Italia ne era ancora sprovvista. In sostanza, per tutti (quindi anche di coloro che non sono portatori di un interesse specifico) sarà possibile accedere ad atti e documenti non solo dello Stato, dei Comuni e delle Regioni, ma anche delle Authority di garanzia, vigilanza e regolazione. In questo modo, migliorando la pubblicità e la trasparenza, si combattono opacità, comportamenti al limite della legalità, e vero e proprio malaffare. Il testo del decreto legislativo registrato oggi è stato molto migliorato nel corso dei lavori in Parlamento, grazie anche al lavoro di ascolto e di raccolta delle osservaziono da parte della collega Anna Ascari. Come mi scrivono, oggi, le associazioni che hanno promosso la petizione che ha raccolto 800mila firme per inserire queste misure nel nostro ordinamento: “Grazie a te, oggi abbiamo un diritto in più”. “Grazie anche a voi, siamo contenti di aver potuto contribuire a migliorare la vita dei cittadini”.
Di Klaus Graf – Opera propria, CC BY 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=9888461