La vita vera versus la vita ideologizzata.
Il Senato americano ha confermato la nomina del primo capo dell’esercito dichiaratamente gay, il 47enne Eric Fanning. Il presidente della Cei, Monsignor Bagnasco, ha stroncato la nuova legge sulle unioni civili italiana, rea di assimilare l’unione tra persone dello stesso sesso al matrimonio tra un uomo e una donna.
Con tutto il rispetto dovuto a chi ha opinioni diverse in materia, credo vada rivendicato altrettanto rispetto per le scelte affettive di chi, con questa legge, avrà garantite maggiori tutele per sé e per il proprio partner. L’ho già detto più volte, non si toglie nulla alle tutele previste per la famiglia tradizionale, si aggiungono garanzie per altri tipi di famiglia. E’ la Costituzione che sancisce l’uguaglianza di diritti e doveri senza discriminazioni basate anche sulle scelte sessuali. Perfino un’istituzione di tradizione marcatamente machista come l’Esercito Usa, dopo anni di “don’t ask, don’t tell”, non solo ha aperto gli occhi davanti alla realtà, ma ha nominato un omosessuale dichiarato quale Segretario dell’Esercito degli Stati Uniti. Nelle parole del ministro della Difesa Usa Ashton Carter le ragioni di una scelta di competenza: “Eric è uno degli ufficiali più preparati, dedicati e con più esperienza del nostro Paese”. Nelle parole di Monsignor Bagnasco leggo l’interpretazione della dottrina in termini di esclusione e mancata accettazione dei cambiamenti sociali. “Il colpo finale sarà l’utero in affitto” ha concluso: ricordo sommessamente a Monsignor Bagnasco che in Italia quella pratica (a cui peraltro ricorrono in stragrande maggioranza coppie eterosessuali) è vietata e che nessun comma della legge sulle unioni civili fa riferimento, direttamente o indirettamente, a questa pratica.
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