Ragazzi aggrediti per strada per la sola colpa di essere gay o giovani donne o uomini vittime di azioni bullistiche nelle scuole a causa del loro orientamento sessuale. Accade sempre più spesso nelle nostre città solo apparentemente più aperte e accoglienti. Oggi si celebra in tutto il mondo la Giornata contro l’omofobia e la transfobia che è, di fatto, giornata contro l’intolleranza, l’ignoranza e l’incapacità di accettare le diversità della vita. Giustamente il presidente Mattarella ci ha ricordato che è diritto di ogni persona il non subire discriminazioni sulla base del proprio orientamento sessuale: “La non accettazione delle diversità – ha ribadito efficamente il Capo dello Stato – genera violenza”. Già con la legge sulle unioni civili il nostro Paese ha compiuto un deciso passo in avanti sulla strada della tutela dei diritti garantiti dalla Costituzione. Ma ancora un altro passo deve essere compiuto e il Parlamento, ogni volta che è stato investito dell’argomento, su questo punto ha purtroppo nicchiato. E’ giunta l’ora che il nostro Paese si doti di una legge contro l’omofobia e la transfobia. Il relativo disegno di legge, infatti, è stato sì approvato alla Camera, ma ora si è arenato in Senato. Non si tratta di censurare opinioni o modi di sentire di parte della popolazione, come alcuni conservatori hanno paventato, ma di allargare le tutele a tutti coloro che, ogni giorno, subiscono discriminazioni basate unicamente sul loro modo di essere. Sono atteggiamenti inaccettabili per ogni società che voglia definirsi civile.
Pubblicato il 17 Maggio 2016