I deputati modenesi del Pd Davide Baruffi, Manuela Ghizzoni e Matteo Richetti hanno sottoscritto l’interrogazione al ministro degli Affari esteri Gentiloni che chiede l’intervento del Governo italiano affinché le autorità tedesche revochino l’onorificenza concessa, in patria, al criminale di guerra Wilhelm Kusterer, ex ufficiale delle Ss, condannato per l’eccidio di Marzabotto.
“Il Governo italiano si attivi nei confronti di quello tedesco per la immediata revoca dell’assurda onorificenza”: i deputati modenesi del Pd Davide Baruffi, Manuela Ghizzoni e Matteo Richetti hanno sottoscritto un’interrogazione, a prima firma del collega bolognese Andrea De Maria, al ministro degli Affari esteri Gentiloni sul caso del conferimento da parte del Comune di Engelsbrand della medaglia d’onore per essere stato un cittadino esemplare a Wilhelm Kusterer, ex ufficiale delle Ss, condannato per l’eccidio di Marzabotto. “L’onorificenza concessa in patria – spiegano i deputati Pd – a colui che si macchiò di atroci delitti durante la Seconda guerra mondiale costituisce un oltraggio intollerabile alle 1150 persone uccise a Marzabotto dall’ex Ss, ai loro familiari e a tutte le vittime della barbarie nazifascista”. Sul tema, e con analoga richiesta, sono già intervenuti il presidente del Comitato onoranze ai caduti di Marzabotto Walter Cardi che ha scritto alla cancelliera Angela Merkel e la Regione Emilia-Romagna che si attiverà nei confronti del Land Baden-Wuerttemberg. Il procuratore della Repubblica presso il tribunale militare di Roma Marco De Paolis ha fatto condannare in contumacia 57 criminali di guerra nazisti e ha più volte sottolineato come nessuna di queste condanne sia mai stata eseguita da Germania o Austria. “Leggiamo oggi l’intervista rilasciata dal giovane sindaco della cittadina di Engelsbrand – proseguono gli on. Baruffi, Ghizzoni e Richetti – che si proclama del tutto ignaro di quanto imputato al suo concittadino e si chiede come mai non sia stato estradato in Italia. Anche questo è un esempio, grave, di perdita della memoria. Senza un costante e continuo esercizio di studio e diffusione dei fatti del passato, e delle loro conseguenze sull’oggi, si rischia di conferire una medaglia al merito a un criminale di guerra. In fondo – concludono i deputati modenesi del Pd – sta anche qui la banalità del male: si può essere stati complici dell’omicidio di centinaia di persone innocenti e, nel contempo, essersi comportati da cittadini esemplari”.