Nella serata di giovedì 4 febbraio le Commissioni Bilancio e Affari costituzionali della Camera dei deputati hanno dato il via libera a tre importanti emendamenti al ddl Milleproroghe che riguardano le zone del cratere sismico: la richiesta di una proroga al dicembre 2018 dello stato di emergenza, la proroga alla stessa data della possibilità per la struttura commissariale di avvalersi dell’apporto di Fintecna e la proroga di un anno del pagamento della rata dei mutui sulle case non ancora agibili (emendamento bipartisan). Ecco il commento dei deputati Pd Manuela Ghizzoni e Davide Baruffi che, per tutta la giornata e fino a sera, hanno accompagnato con un intenso lavoro preparatorio l’approvazione degli emendamenti:
“Un altro importante passo avanti in risposta ai bisogni delle comunità colpite dal sisma e del processo di ricostruzione. Com’è noto, l’ok delle Commissioni Bilancio e Affari costituzionali rappresenta uno snodo fondamentale per l’approvazione definitiva di una norma. Hanno passato il vaglio delle Commissioni, ma anche quello della Ragioneria dello Stato, ben tre emendamenti a firma Pd, riguardanti questioni che erano rimaste in sospeso rispetto a quelle già risolte in Legge di Stabilità. Approvata, innanzitutto, la proroga dello stato di emergenza fino al 31 dicembre 2018. E’ la prima volta che si ottiene un lasso di tempo così lungo, tre anni, che consentirà alla Regione e agli Enti locali non solo di gestire con maggiore serenità il percorso della ricostruzione, ma anche di programmare azioni con un più ampio respiro. Lungo lo stesso arco temporale, la struttura commissariale potrà ancora avvalersi del supporto di Fintecna, la struttura tecnica di consulenza il cui apporto sarà ora prezioso per la ricostruzione pubblica. Infine, ha passato il vaglio delle Commissioni anche l’emendamento bipartisan che chiedeva un’ulteriore proroga di un anno per il pagamento delle rate dei mutui sulle case non ancora dichiarate agibili. Il Governo aveva garantito il proprio impegno su questo fronte già con la discussione della Legge di stabilità e, ora, grazie anche al fatto che Pd, M5s e Sel hanno deciso di unire le loro forze nella richiesta, si è riusciti ad ottenere una risposta positiva. Come per gli anni passati, la norma rappresenterà la guida a cui potranno ispirarsi istituti di credito e privati nella rinegoziazione dei piani di ammortamento dei mutui. I maggiori oneri saranno a carico del Fondo per la ricostruzione. Come sempre, siamo consapevoli che non tutto è stato risolto, ma, passo dopo passo, con un costante impegno e lavoro parlamentare stiamo affrontando e portando a positiva soluzione le questioni che non avevano ancora trovato una risposta, compresa la vicenda dei mutui per il pagamento dei tributi delle imprese che, come annunciato, potrebbero trovare uno sblocco inedito, ma, crediamo, ugualmente soddisfacente”.
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