Importanti risposte alle richieste degli imprenditori della zona del cratere sismico e dei Comuni limitrofi sono contenute in due provvedimenti appena varati, ovvero la Legge di stabilità che il Palamento ha approvato a fine dicembre e il recentissimo Dpcm (Decreto del presidente del Consiglio dei ministri) attuativo del cosiddetto bando Inail. La conferma arriva dai parlamentari modenesi del Pd Davide Baruffi, Manuela Ghizzoni e Stefano Vaccari che hanno lavorato affinché nei due provvedimenti fossero accolte le richieste provenienti dalle imprese e dalle loro associazioni di categoria. Ecco la loro dichiarazione:
“Da una parte l’estensione anche agli imprenditori agricoli dei contributi per il ripristino delle strutture necessarie alla loro attività, dall’altra l’accesso ai contributi per la messa in sicurezza sismica dei capannoni anche alle imprese al di fuori delle mappe di scuotimento. Sono queste le due misure, molto attese nel modenese, che grazie all’impegno congiunto di Enti locali, Regione, parlamentari Pd e l’intervento fattivo dei sottosegretari De Micheli e De Vincenti, sono finalmente diventate realtà in questo avvio di nuovo anno. L’estensione dei contributi alle imprese agricole è previsto da un nostro emendamento alla Legge di stabilità, approvata in via definitiva, a fine dicembre, dal Parlamento. Le novità relative all’accesso alle risorse dei bandi Inail sono, invece, previste in un recentissimo Dpcm che contiene un aggiornamento della precedente normativa. Si è deciso, infatti, che potranno accedere ai contributi per la messa in sicurezza antisismica dei capannoni anche le imprese al di fuori delle mappe di scuotimento, che non hanno avuto danni, ma che sono obbligate a mettersi a norma. Sono comprese anche quelle che non hanno dipendenti, ma sono, ad esempio, composte solo da soci, inizialmente escluse dai primi bandi. Inoltre la copertura delle spese può arrivare fino al 100% (e non solo il 70% come stabilito in precedenza), mentre il massimale della spesa viene innalzato a 500mila euro. Si tratta di misure che vengono incontro alle esigenze specifiche di quegli imprenditori i cui capannoni sono ubicati immediatamente a ridosso della zona del cratere sismico e che, per legge, erano comunque obbligati alla messa in sicurezza antisismica, un’azione fondamentale, ma in alcuni casi davvero molto onerosa. Abbiamo colto e condiviso le criticità che i bandi precedenti avevano sollevato e, ancora una volta, grazie al lavoro congiunto di tutti i soggetti istituzionali coinvolti, siamo riusciti a dare una risposta concreta ai problemi segnalati. Il nostro auspicio è che, con queste nuove norme, sia scongiurato il pericolo di delocalizzazione che tanti imprenditori avevano ventilato. Anche in questo modo difendiamo il lavoro e il nostro sistema economico”.