Anno: 2015

“È soltanto il vestito che cambia”, di Attilio Bolzoni – La Repubblica 01.03.15

 Quello che veramente conta per loro è la “tradizione”. Intesa come modo di vivere, come fedeltà a certi valori. Uno dei più famosi capi delle mafie italiane di tutti i tempi, Giuseppe Bonanno soprannominato Joe Bananas, nato a Castellammare del Golfo (Sicilia) il 18 gennaio 1905 e morto a Tucson (Arizona) il 12 maggio del 2002, ci ha lasciato un epitaffio: «Sono nato in un mondo che aveva una sua tradizione, tra gente a cui l’esperienza aveva insegnato a coltivare alcuni principi. Questa tradizione era il fiore della nostra cultura, ci indicava le cose giuste e le cose sbagliate». Tradizione nell’intimità e nel mistero, di padre in figlio per secoli. La forza delle mafie — se ne parla come di un’emergenza nazionale da almeno un secolo e mezzo, cioè da quando è nato lo Stato italiano — è nella loro capacità di adeguarsi alle trasformazioni della nostra società, di essere sempre se stesse ma sempre modificandosi alla bisogna. Continuità e cambiamento. Mutare senza snaturarsi: mantenere la tradizione. Non deve allora sorprendere il bacio in bocca fra …

“Chi devasta un’idolatria ne produce un’altra”, di Salvatore Settis – La Repubblica 28.02.15

È l’anno 2061, sulla piazza c’è una lunga coda. Avanza, disciplinata. A due, a tre per volta si fermano davanti alla Gioconda appoggiata al muro, sputano sul quadro e se ne vanno. «Perché lo facciamo?», chiede Tom, un ragazzo. Gli risponde Grigsby: «Ha a che fare con l’odio. Odio per qualsiasi cosa che appartenga al passato. Come siamo arrivati a queste città in rovina, strade a pezzi per le bombe, campi di grano radioattivi, le case distrutte, gli uomini nelle caverne? Dobbiamo odiare il mondo che ci ha portato fin qui. Non ci resta più nulla, se non fare festa distruggendo». Così un racconto ambientato in un’America post-apocalittica, scritto nel 1952 da Ray Bradbury, lo stesso che poco dopo avrebbe pubblicato Fahrenheit 4-51 , dove leggere un libro è reato. Ma la storia non conferma queste fantasie. L’iconoclastia bizantina del sec. VIII-IX, quella protestante del Cinquecento, l’abbattimento delle statue di Mussolini, di Stalin, di Saddam Hussein non sono mai la negazione in toto del passato, ma la scelta rituale di distruggere qualcosa per esaltare qualcos’altro (la purezza …

“Uno sfregio più grave dei Buddha di Bamiyan”, di Paolo Matthiae – La Repubblica 27.02.15

Ormai si è superato ogni limite. Un agghiacciante video del-l’Is documenta la distruzione sistematica delle sculture assire e partiche di Ninive e di Hatra conservate nel Museo Archeologico di Mosul in Iraq, e dei monumentali tori androcefali dei grandi palazzi reali della cittadella di Ninive, Parco archeologico allestito fin dagli Anni ‘70 del secolo scorso nella periferia orientale della stessa Mosul. Opere di incalcolabile valore storico ed artistico degli anni della massima fioritura dell’impero d’Assiria del VII secolo a. C. e del maggiore centro del mondo partico dell’Iraq settentrionale sono state abbattute e poi polverizzate a colpi di mazza. La nuovissima barbarie che infierisce spietatamente contro il patrimonio culturale dell’Iraq e dell’intera umanità sta andando al di là di ogni più tetra previsione. Dopo la distruzione di parti delle splendide mura di Ninive dell’età di Sennacherib (704-680 a. C.), sono oggi le eccezionali testimonianze scultoree di una delle massime espressioni artistiche del mondo preclassico che sono oggi definitivamente perdute. Chi pensava che la distruzione dei Buddha di Bamiyan in Afghanistan fosse un limite insuperabile deve oggi angosciosamente ricredersi: ora …

“Per i ricercatori a tempo indeterminato cambiare università è praticamente un miraggio”, di Marzio Bartoloni – Scuola 24 26.02.15

“Condannati” a vita (quella lavorativa) a restare nel proprio ateneo. È il destino a cui è costretta la stragrande maggioranza dei ricercatori a tempo indeterminato. Una figura “in via di estinzione”, perché sostituita nel 2010 da quella dei ricercatori a tempo determinato (di tipo a e b) della riforma Gelmini, che però conta ancora quasi ventimila persone. Per loro la mobilità da un ateneo all’altro è praticamente un miraggio. La colpa è a da una parte dei vincoli normativi e dall’altra del taglio delle risorse che in passato servivano proprio a questo compito. Nasce da qui unainterrogazione a firma di Manuela Ghizzoni (Pd) e Ilaria Capua (Scelta civica) depositata nei giorni scorsi in cui si chiede una soluzione al ministro Giannini. La mobilità è un miraggio Nella loro interrogazione le due deputate ricordano come i ricercatori universitari a tempo indeterminato rappresentino ancora oggi «nonostante che il ruolo sia stato posto sostanzialmente ad esaurimento» dalla riforma Gelmini una «quota notevole» del personale docente universitario. E tra di loro ci sono anche persone «relativamente giovani assunte dal 2008 …

Torino – Convegno “Il Ruolo Unico: una rivoluzione necessaria?”

Il 2 marzo, al Politecnico di Torino, parteciperò come relatore al convegno nazionale dal titolo “Il Ruolo Unico: una rivoluzione necessaria?” Discussione nazionale nella prospettiva di una riforma dello stato giuridico della docenza universitaria”.  Il convegno, organizzato dalla Rete 29Aprile dei ricercatori italiani, si pone come obiettivo di promuovere il confronto tra vari attori della società civile e della politica per alimentare la discussione a livello nazionale su un tema veicola aspetti di certo interessanti, anche in vista di identificare nuove prospettive per la valorizzazione del personale docente universitario.

Roma – YOUniversity.Lab

Giovedì 26 Febbraio, dalle 10 alle 18, presso la sede nazionale di Roma, in via sant’Andrea delle Fratte 16, il Pd promuove YOUniversity.Lab la giornata dedicata all’ascolto e al confronto del mondo universitario e della ricerca. “Il Presidente Matteo Renzi all’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università degli studi di Bologna ha detto che il 2015 sarà un anno ‘costituente per l’Università’. I dati segnalano l’urgenza di un rilancio delle politiche per l’istruzione terziaria. E’ per questo che il Partito Democratico giovedì promuove YOUniversity.Lab, una prima giornata di ascolto e di confronto dedicata all’Università e alla ricerca”. Così Francesca Puglisi, senatrice, responsabile Scuola, Università e ricerca del Pd “Rilanciare il sistema di diritto allo studio, ringiovanire il corpo docente attraverso nuove politiche di reclutamento, rinvigorire il rapporto tra Università e lavoro, smantellare rigidità burocratiche che bloccano gli Atenei italiani e ne mortificano l’autonomia sono i primi obiettivi al centro della nostra riflessione”.

Ert, Ghizzoni “E’ il riconoscimento dell’importante lavoro svolto” – comunicato stampa – 25.02.15

Ert, Emilia-Romagna Teatro, è stato inserito dalla Commissione consultiva per il Teatro del Ministero dei Beni culturali nell’elenco dei sette Teatri nazionali per il triennio 2015-2017. “Si tratta del riconoscimento di un importante lavoro svolto, in particolare a favore dei giovani e del teatro di ricerca”: commenta la deputata modenese del Pd Manuela Ghizzoni, componente della Commissione Cultura della Camera. Ecco la sua dichiarazione:   “L’inserimento di Ert nell’elenco dei Teatri nazionali è il giusto riconoscimento dell’importante lavoro svolto, in particolare a favore dei giovani e del teatro di ricerca. La valutazione fatta dalla Commissione consultiva per il Teatro del Ministero dei Beni culturali è stata particolarmente attenta e si basa sui risultati raggiunti nei diversi parametri misurati, tutti riconducili al teatro di qualità, dalla capacità di innovare l’offerta a quella di intercettare nuovi pubblici, dalla capacità di incentivare reti artistiche (Ert gestisce ben dodici teatri) alla strategia produttiva e all’attenzione ai nuovi linguaggi. In questo modo l’Italia si mette in sintonia con quanto stanno già facendo i più attenti Paesi europei che premiano la …