Anno: 2015

Dipendenti del Fermi, Muzzarelli al Governo “Serve intervento urgente, così non può continuare” – comunicato stampa – Provincia di Modena 30.07.15

«Non possiamo continuare a gestire e a sostenere i costi del personale del Fermi che non è più collegato con le nuove funzioni della Provincia. Con responsabilità garantiremo il regolare avvio dell’anno scolastico ma il Governo deve risolvere questo problema». E’ questo, in sintesi, il contenuto della lettera che Gian Carlo Muzzarelli, presidente della Provincia ha inviato al presidente del Consiglio Renzi e al ministro Madia, a proposito della situazione dei 55 dipendenti tra docenti e personale tecnico, amministrativo e ausiliario dell’istituto Fermi, tuttora dipendenti della Provincia. «Vogliamo evitare – afferma Muzzarelli – di essere costretti, applicando le norme nazionali, a dichiarare in sovrannumero i 55 dipendenti dell’istituto Fermi ancora in carico alla Provincia. Vista l’attuale situazione finanziaria dell’ente, per scongiurare che ciò avvenga, il Governo deve intervenire». La situazione dell’ente è stata illustrata nel corso di un incontro che si è svolto giovedì 30 luglio per informare il dirigente scolastico dell’istituto Maria Cristina Zanti su come la Provincia si stia impegnando per risolvere la situazione anche attraverso l’azione sul Governo dei parlamentari modenesi. Come …

“L’Italia ha un tesoro. Da proteggere”, di Armando Torno – Il Sole 24 Ore 26.07.15

Hervé Barbaret, sino a qualche giorno fa amministratore generale del Louvre, sosteneva che ogni euro investito in cultura ne genera altri dieci sviluppando turismo, commercio e servizi. L’indotto economico di un teatro non è da meno. E così va detto di cattedrali e santuari, di siti archeologici. L’unico problema è che in Italia sovente ci si dimentica di tutto questo; anzi non manca chi crede che la cultura sia soltanto un costo (da tosare quando mancano i soldi per far quadrare i bilanci dello Stato) e, soprattutto, ha un difetto: “non si mangia”. Eppure il nostro Paese è seduto su un tesoro unico al mondo. Abbiamo oltre 46mila beni architettonici, 4.588 musei e istituti similari (con 240 aree archeologiche e 501 monumenti o complessi monumentali), 12.700 biblioteche e ben 51 siti Unesco (dei 1.031 riconosciuti). Possediamo più teatri lirici di ogni altro Paese d’Europa e ci sono luoghi in Italia che in meno di un chilometro quadrato hanno visto più storia e causato più emozioni che intere regioni della Germania. Esempi? Basti ricordare la sola …

Scuola, Ghizzoni “Bene i docenti in più, continua l’impegno per il Fermi” – comunicato stampa – 24.07.15

Bene l’arrivo dei nuovi docenti che consentiranno l’avvio in tranquillità del nuovo anno scolastico, ma ora l’impegno è quello di portare a conclusione il processo di statizzazione dell’Istituto Fermi: la parlamentare modenese del Pd Manuela Ghizzoni, componente della Commissione Istruzione della Camera, fa il punto sull’avvio del nuovo anno scolastico nel modenese. Ecco la sua dichiarazione: “Il nuovo anno scolastico potrà iniziare con un numero di docenti adeguato alle esigenze grazie ai 466 insegnanti in più rispetto all’ organico di diritto garantiti per il modenese dal Ministero della Pubblica istruzione, ben 48 dei quali destinati all’ area del cratere sismico. Si tratta di un ottimo risultato, che tiene giustamente conto anche delle difficoltà di un’area colpita da sisma e alluvioni, frutto di un lavoro corale che ha coinvolto tutti, dalle istituzioni locali ai rappresentanti a Roma del territorio. Speriamo, comunque, che sia l’ultimo anno che si definiscono gli organici necessari all’ avvio dell’anno scolastico a metà luglio. Del resto la nuova programmazione prevista dalla Legge 107 imperniata sull’ organico funzionale dovrebbe garantire una maggiore tranquillità …

Le soprintendenze restino autonome, di Manuela Ghizzoni – 24.07.15

Ieri è stato lanciato un appello, da noti studiosi italiani, su una norma contenuta nel disegno di legge delega Madia di riordino della Pubblica Amministrazione, ora in terza lettura al Senato. La norma contestata prevede che tra i principi delega per la revisione delle funzioni delle Prefetture, che diverranno Uffici territoriali dello Stato e quindi il punto di “contatto unico tra amministrazione periferica dello Stato e cittadini”, vi sia la “confluenza nell’Ufficio territoriale dello Stato di tutti gli uffici periferici delle amministrazioni civili dello Stato”. La norma ha sollevato anche i miei dubbi personali, poiché essa pare significare che le soprintendenze preposte alla tutela dei nostri beni culturali saranno sottoposte ai prefetti. Alla Camera si è svolto un dibattito su questo specifico aspetto, che ha trovato sintesi nell’approvazione di un mio ordine del giorno, richiamato anche da Tommaso Montanari nel suo articolo di lunedì scorso su Repubblica. Che cosa prevede l’ordine del giorno? Innanzitutto che il Governo si impegna «a prevedere che le funzioni dirette di tutela, conservazione, valorizzazione e fruizione dei beni culturali rimangano …

“Qualcosa è cambiato”, di Benedetta Tobagi – La Repubblica 23.07.15

Da ieri sera, qualcosa è cambiato, per tutti. Dopo 41 anni di inchieste e processi, il massacro del 28 maggio 1974 in piazza della Loggia — una bomba uccise otto persone durante una manifestazione antifascista — non è più una strage impunita. Non lo è grazie a due condanne di grande peso e significato. La Corte d’assise d’appello di Milano, nel giudizio di rinvio (dopo l’annullamento da parte della Cassazione nel febbraio 2014, il dibattimento era cominciato a fine maggio) ha condannato come organizzatore della strage il capo dell’organizzazione terrorista d’estrema destra Ordine Nuovo nel triveneto, Carlo Maria Maggi (uscito indenne dalle inchieste per piazza Fontana), e il suo sodale Maurizio Tramonte, poco più che ventenne all’epoca dei fatti, che era al contempo militante dell’Msi, membro della struttura eversiva capitanata da Maggi e, soprattutto, confidente del Sid, il servizio segreto militare dell’epoca. Proprio le note informative in cui, attraverso le confidenze di Tramonte, ossia la fonte “Tritone”, il Sid seppe quasi in presa diretta dei propositi stragisti del Maggi in nord Italia e delle manovre …

Sisma, parlamentari Pd “Fabbri come Salvini vittima di un colpo di sole” – comunicato stampa – 23.07.15

I parlamentari modenesi del Pd Davide Baruffi, Manuela Ghizzoni e Stefano Vaccari rispondono al consigliere regionale della Lega Nord Alan Fabbri che prova a comparare la situazione dei terremotati e quella dei profughi e arriva a “consigliare” ai parlamentari Pd, le cui richieste sono state accolte solo in parte dal Governo, di lasciare. “Salvini ha sparato la bufala sui condizionatori, Fabbri lo rincorre – dicono i parlamentari Pd – evidentemente sono entrambi vittime delle alte temperature di questi giorni”. Ecco la loro dichiarazione: “Ci dispiace che dopo Salvini anche Fabbri sia stato vittima dell’ondata di calore che sta attanagliando il Paese. Prima la bufala sulla tassa sui condizionatori sparata da Salvini e ora Fabbri che straparla sulle zone terremotate dimenticando due cose: che sulle Zone franche urbane è stato grazie al Pd e a questo Governo che si è raggiunto un importante risultato per le piccole imprese dei centri storici, e che nel Comitato istituzionale, riunitosi ieri, la Regione Emilia-Romagna ha fornito risposte e date sui problemi che riguardano chi ancora è ospitato nei MAP. …

Università, come leggere le classifiche. L’esempio di Unimore, di Manuela Ghizzoni – 22.07.15

Graduatorie, che passione! E’ ormai invalso l’uso di commentare a caldo le classifiche delle più varie istituzioni pubbliche che ci vengono proposte quasi quotidianamente. Che si tratti di comuni, di ospedali o di università, ecco che fioccano analisi e ragionamenti, in fondo non dissimili da quelli che accompagnano spesso le classifiche del campionato di calcio o di altri sport. Vi è però una grande differenza tra le prime e le seconde. Facciamo il caso delle università. A differenza delle graduatorie sportive, che si basano sull’esito inoppugnabile delle partite, quelle universitarie si fondano, inevitabilmente, su una pluralità di indicatori quantitativi. Per quanto possano essere numerosi e sofisticati – ma spesso è vero il contrario – questi indicatori si limitano a restituire approssimativamente solo alcuni aspetti delle complesse attività di un ateneo e comprimono inevitabilmente in una sintesi le differenze qualitative tra i diversi dipartimenti. Per giunta, non si può ignorare che tali indicatori sono pesati differentemente, per ottenere il punteggio finale, a seconda delle scelte dell’autore della graduatoria. È proprio per questa ragione che tali classifiche …