A colpi di zero virgola, di Guido Crainz – La Repubblica 05.12.15
UN Paese che ha ripreso a camminare, non certo a correre”: sintetizza cosi il Censis il suo rapporto annuale, con un messaggio venato di chiaroscuri. UN Paese in cui gli indicatori volgono al segno “più” ma con grande fatica (una “Italia dello 0 virgola”): ancora portato a rinchiudersi in un “recinto tranquillizzante ma inerte”; immerso “in un clima di mediatica attesa e di annuncio della ripresa che però non si tramutano in un forte investimento collettivo”. Un Paese che rimane esposto al rischio di un “letargo esistenziale” ma che si è comunque rimesso in movimento, sia pur in modo stentato e contradditorio: segnale non irrilevante se si pensa al Paese sfiduciato e sfibrato disegnato ancora l’anno scorso dal Censis (“dopo anni di trepida attesa la ripresa non è arrivata e non è data per imminente”). È davvero lungo il tunnel che abbiamo percorso: già nel 2007 del resto, alla vigilia della grande bufera, il Censis aveva parlato di “malattia dell’anima”, di una società ripiegata su se stessa e sempre più attraversata da un’illegalità quotidiana e …