Il coraggio di dire la verità ai ragazzi, di Paolo Conti – Corriere della Sera 16.11.15
Nell’intervista del Corriere a Liliana Segre, testimone e narratrice dell’ orrore dei lager, un invito alla importanza del racconto contro l’indifferenza e per la formazione di individui responsabili «Bisogna avere il coraggio di spiegare ai nostri ragazzi cosa è accaduto a Parigi. Dicendo la verità e senza ripararli dal dolore e dal pericolo. Perché le nuove generazioni qui in Italia sono state troppo protette e isolate dal concetto di sofferenza, che invece fa parte reale, concreta della vita di tutti noi… Una responsabilità che hanno sia i genitori che i professori». Liliana Segre ha un raro dono: quello di affrontare il racconto di quel «dolore indicibile» che fu la Shoah, con la semplice pacatezza che le riconoscono i tanti ragazzi delle scuole in cui lei ha narrato la sua tragedia di internata quattordicenne nel campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau con la matricola 75190 stampata sull’avambraccio, dopo essere partita il 30 gennaio 1944 dal Binario 21 della Stazione Centrale di Milano. Liliana Segre è tra i 25 sopravvissuti dei 776 bambini di età inferiore ai 14 …