L’Emilia mette al bando i gadget fascisti «Chi li vende commette un reato», Corriere della Sera ed. Bologna 29.10.15
Su questo tema i deputati Pd hanno avanzato due proposte di legge che anch’io ho sottoscritto. Una riguarda l’ estensione penale del reato di propaganda nazifascista a chi produce e vende immagini e oggetti, ma anche a chi assume condotte e gesti simboleggianti quella ideologia, infine a chi diffonde messaggi e simboli sul web. L’altra integra la legge n.20 (legge Scelba) introducendo le stesse attività nel reato di apologia del fascismo. Gadget di Mussolini, saluti romani allo stadio, svastiche sul web non possono passare come “folklore”, rischiando di far deviare il loro tremendo significato verso una una “normalità” preoccupante. Mi auguro che il percorso di questi provvedimenti sia rapido e condiviso: opposizioni e manipolazioni sarebbero altrettanto preoccupanti. L’Emilia mette al bando i gadget fascisti «Chi li vende commette un reato» In Regione presentate una proposta di legge e una risoluzione per bloccare i prodotti che evocano il regime BOLOGNA – Un’iniziativa «importante e rimarchevole, perché cerca di contrastare un fenomeno odioso che non va derubricato a fatto folkloristico». Così, in una nota, il sindaco di …