Se la donna tira la carretta, di Chiara Saraceno – La Repubblica 21.05.15
Le donne italiane hanno mantenuto i, bassi, livelli occupazionali precedenti la crisi, a differenza degli uomini che invece hanno perso centinaia di migliaia di posti di lavoro e sono lontani dal recuperarli nonostante la piccolissima ripresa di questi mesi. L’effetto di questo andamento opposto, secondo quanto emerge dal rapporto annuale Istat presentato ieri, è stato duplice. Da un lato si è ridotto il gap di genere nei tassi sia di occupazione sia di attività, nonostante non ci sia stato un effettivo miglioramento per le donne, che partivano da una situazione di forte svantaggio. Dall’altro lato è aumentata la percentuale di famiglie in cui l’unico percettore di reddito è una donna: dal 9,6 per cento del 2008 al 12,9 per cento del 2014, pari a circa due milioni e mezzo di famiglie. Il fenomeno è più netto nel Mezzogiorno, dove è più visibile la contestuale diminuzione delle famiglie non di pensionati in cui l’unico percettore di reddito è un uomo, stante la maggiore gravità della perdita occupazionale in quelle regioni. Come era stato già rilevato nel …