Mese: Marzo 2015

“Jobs act, le donne vittime di violenza potranno assentarsi tre mesi dal lavoro”, di Anna Gadda, Sabina Ortelli e Marta Pietrobelli – 27esima ora Corriere.it 17.03.15

            La violenza di genere entra nell’agenda dell’attuale Governo e diventa materia di intervento politico nell’ambito delle disposizioni che regolano i rapporti di lavoro. Il Decreto attuativo del Jobs Act sui temi di conciliazione lavoro-famiglia introduce il congedo per le donne vittime di violenza di genere che intraprendono percorsi di protezione. Le lavoratrici dipendenti del pubblico e del privato che subiscono violenza, per motivi legati allo svolgimento di tali percorsi, hanno diritto ad astenersi dal lavoro per un periodo di tre mesi, anche non continuativo, interamente retribuito. È inoltre prevista la possibilità di trasformare il rapporto di lavoro da tempo pieno a part-time, nonché l’opportunità di essere nuovamente trasformato, a seconda delle esigenze della lavoratrice, in rapporto di lavoro a tempo pieno. Il Decreto dà altresì la facoltà alle collaboratrici a progetto di sospendere il rapporto contrattuale per motivi connessi allo svolgimento dei suddetti percorsi di protezione. Attraverso il Jobs Act, la violenza di genere esce dalla specificità e settorialità a cui è solitamente relegata per contaminare altre politiche a …

Liberazione, Ghizzoni “Rete nazionale dei luoghi della memoria” – comunicato stampa 17.03.15

  Nel giorno in cui tornano i ragazzi che hanno partecipato al “Treno per Auschwitz”, la Commissione Cultura della Camera dei deputati ha approvato, all’unanimità con la sola astensione della Lega, la risoluzione sul 70esimo anniversario della Liberazione, a prima firma della deputata modenese del Pd Manuela Ghizzoni. “E’ proprio la memoria dei luoghi (che gli studenti modenesi hanno vissuto nei campi in Polonia, ma che ogni giorno possiamo incontrare nel campo di Fossoli e a Villa Emma) – commenta Manuela Ghizzoni – il punto di partenza per la realizzazione di un sistema che sappia intrecciare storie del territorio e delle persone alle grandi vicende nazionali”. Ecco la sua dichiarazione:   «Oggi i ragazzi modenesi saliti sul “Treno per Auschwitz” tornano a casa, certamente diversi e più consapevoli per aver conosciuto  “fisicamente” i luoghi dove l’orrore dello sterminio si vede e si vive ancora. In questa stessa giornata, in Commissione Cultura alla Camera, abbiamo approvato – con il voto favorevole di tutti i gruppi e la sola astensione della Lega – la risoluzione sul 70esimo …

Cispadana, parlamentari “Opera necessaria, pretendiamo correttezza” – comunicato stampa 17.03.15

    La Cispadana era e resta un’opera cruciale per l’Emilia-Romagna, e quindi a maggior ragione la sua realizzazione deve avvenire nella massima correttezza. Per questo non ci basta che la magistratura faccia il suo pur essenziale lavoro, chiediamo anche al ministro che venga in Parlamento a chiarire quanto sta succedendo”: i parlamentari modenesi del Pd Davide Baruffi, Manuela Ghizzoni e Stefano Vaccari intervengono sui dubbi sollevati dall’inchiesta della procura di Firenze attorno alla Cispadana. Ecco la loro dichiarazione:   «La Cispadana è un’infrastruttura utile, necessaria e attesa dai territori che attraverserà, e quindi, a maggior ragione, la sua realizzazione deve avvenire nella massima correttezza. Come parlamentari Pd siamo i primi a voler conoscere la verità attorno ai sospetti sollevati dall’inchiesta della procura di Firenze. Non ci basta che la magistratura faccia il suo pur essenziale lavoro. Ci uniamo a chi nel Pd ha già chiesto che il ministro Lupi venga in Parlamento a chiarire quanto sta succedendo. A parte i profili penali, di cui per l’appunto si occupano gli inquirenti, emergono nell’indagine altri profili …

“Contro il racket lavoro paziente non chiacchiere”, di Lionello Mancini – Il Sole 24 Ore 16.03.15

Da alcune settimane, si rincorrono interrogativi sullo stato di salute dell’antimafia in Sicilia, ma non solo. Come distinguere l’impegno per la legalità dagli sbandieramenti di convenienza e dalle parole ispirate, ma inutili? Come riconoscere – in sostanza – le iniziative che modificano la realtà, dagli slogan che “bucano” i media, ma non spostano gli equilibri consolidati del malaffare? Un primo criterio per tentare una risposta, è quello che individua i fatti distinguendoli dalle chiacchiere. Ad esempio, per le imprese che hanno ottenuto il rating di legalità, le chiacchiere “stanno a zero”. Il sito dell’Antitrust ne indica 391, il che significa che già oggi è possibile contare migliaia tra imprenditori, manager e dipendenti che praticano (non predicano) un’idea di azienda moderna e strategica, che hanno scelto come operare nel mercato e si sono assunti l’impegno volontario di conservare le tre stellette oppure di migliorare la valutazione indipendente della loro solidità, biennio dopo biennio. Altri fatti di cui pochissimo (giustamente) si parla, sono quelli ascrivibili al lavoro quotidiano delle associazioni antiracket. Forse non tutti hanno un’idea esatta …

“C’è Del Duca nell’Unità!”, di Paola Severini Melograni – Il Sole 24 Ore 15.03.15

Ormai è quasi fatta, la Guido Veneziani Editore si è aggiudicata quel che rimane (il marchio e poco più, certamente i debiti) della testata più iconica della sinistra italiana: «l’Unità». Era difficile immaginare che i resti dell’antico polo italiano del giornalismo rosa («Stop», «Intimità», «Vero», «Miracoli»…) potessero, con una offerta spericolata, tentare di rianimare il foglio fondato da Antonio Gramsci il 12 febbraio del 1924 e scomparso la scorsa estate dopo aver compiuto novant’anni. Solo negli ultimi dieci anni della sua vita di giornale di partito, dal 2003 al 2012 (poi affiancato da «Europa», che diventa organo del Pd nel 2007 fino al 2012), «l’Unità» ha succhiato dalle tasche dei contribuenti circa 54 milioni di euro, per un esborso medio, a copia, di 100 euro (cifre pubbliche). Intanto, nello stesso periodo, cresce e prospera la Guido Veneziani Editore, erede dell’impero di Cino Del Duca (la presse du coeur), venduto nel 1994 a Quadratum e poi passato alla Gve nel 2007. Dunque, il lungo viaggio iniziato dal garibaldino Giosuè Del Duca in occasione dell’ultima battaglia di …