Dagli enti di ricerca una task force per il restauro dei beni culturali – Il Sole 24 Ore 31.03.15
Il restauro e la conservazione delle opere d’arte in Italia si fanno sempre più scientifici. Il Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), l’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn), il Consorzio interuniversitario nazionale per la scienza e tecnologia dei materiali (Instm) e l’Opificio delle pietre dure (Opd) si sono uniti per creare una rete mobile e integrata di esperti, «Iperion_Ch.it», in grado di fare le diagnosi più sofisticate possibili sull’opera d’arte per organizzarne il restauro e la conservazione. Gli interventi per i beni culturali Questo progetto è il nodo italiano di una rete europea per i beni culturali nell’ambito del programma europeo di ricerca Horizon 2020. «A Iperion partecipano – spiega Francesco Taccetti, coordinatore della rete beni culturali dell’Infn – 25 soggetti da diversi Paesi. In Italia abbiamo voluto costituire un blocco italiano che si allargherà a varie università», finanziato dal ministero dell’Istruzione. «Usiamo tecniche sofisticate sviluppate in laboratorio – continua Taccetti – e gli strumenti degli enti di ricerca. Finora queste tecniche non sono mai state usate in modo così massiccio da enti di ricerca tutti …