Mese: Febbraio 2015

Anche le ragazze possono (diventare scienziate), di Elena Comelli – il Sole 24 Ore – 08.02.15

La bambina maneggia il trapano con destrezza per costruire un modellino di razzo insieme a suo fratello, che la aiuta tenendolo fermo. Ma il padre interviene subito, dicendole di stare attenta a non farsi male e di passare il trapano al fratello. La bambina poi diventa grande e passa davanti all’annuncio di una “Science Fair” appeso in bacheca a scuola. Lo guarda distrattamente, specchiandosi nel vetro della bacheca per passarsi un filo di rossetto sulle labbra. Bambine così ne esistono milioni. Il video, messo in rete da Verizon con il tag #InspireHerMind, è diventato virale e si conclude così: il 66% delle bambine in quarta elementare dicono di amare la matematica e le scienze, ma solo il 18% delle lauree in ingegneria vanno alle ragazze. Questi sono numeri americani. In Italia la situazione è molto peggiore. Nel 2014, fra i 59 laureati in ingegneria elettronica al Politecnico di Milano, solo cinque erano donne, mentre a ingegneria spaziale le ragazze erano 8 su 67 e a ingegneria gestionale 108 su 292. Da qui, le innumerevoli iniziative …

Area Nord, parlamentari Pd “Da M5s bieche strumentalizzazioni” – comunicato stampa 08.02.15

I parlamentari modenesi del Pd Davide Baruffi, Manuela Ghizzoni e Stefano Vaccari, che più attivamente in questi anni si sono occupati di post-sisma e ricostruzione, bollano come bieche strumentalizzazioni le parole dei parlamentari del Movimento 5 stelle che, sabato scorso, nel corso di una conferenza stampa, hanno seminato sospetti generalizzati sulla ricostruzione e sulla realizzazione della Cispadana, tirando in ballo perfino la lotta per la Liberazione dal nazifascismo. Ecco la loro dichiarazione: «Ancora una volta il M5S sceglie la fin troppo facile via della strumentalizzazione più bieca di una vicenda seria, serissima, come l’indagine della Direzione distrettuale antimafia Aemilia per provare a dare la caccia a quattro voti, sputando sentenze al posto dei giudici e seminando qualunquismo e sospetti a buon mercato, senza uno straccio di  supporto o prova. Una conferenza stampa, quella di sabato scorso, che, mixando, come al solito, voci, dubbi e insinuazioni calunniose, accomuna tutto e tutti, gettando fango sull’operato degli amministratori e di coloro che, da due anni a questa parte, stanno lavorando, in maniera indefessa, per la ricostruzione. Dal cappello …

“Milleproroghe, altri due anni di contratto agli assegnisti delle università”, di Eugenio Bruno – Scuola 24 06.02.15

Gli assegnisti di ricerca in scadenza possono tirare un sospiro di sollievo. Grazie a un emendamento al decreto milleproroghe che è stato approvato ieri in commissione Affari costituzionali della Camera e che allunga da 4 a 6 anni la durata dei loro contratti. L’emendamento del Pd La proposta di modifica a firma Manuela Ghizzoni e Simona Malpezzi (Pd) stabilisce che «la durata complessiva dei rapporti instaurati ai sensi dell’articolo 22, comma 3, della legge 30 dicembre 2010, n. 240, è prorogata di due anni». La norma della riforma Gelmini alla quale si fa riferimento stabilisce che gli assegni di ricerca possono avere una durata compresa tra uno e tre anni, sono rinnovabili e non cumulabili con altre borse di studio. Fissando subito dopo in quattro anni (a esclusione del periodo coincidente con il dottorato) la durata complessiva di tali contratti. Con l’emendamento approvato ieri si arriva invece a sei anni. Con una precisazione però: la misura non dispone la proroga automatica degli assegni in essere. Consente solo la possibilità per gli atenei di attribuirli per …

Milleproroghe: Ghizzoni e Malpezzi, buone notizie per i ricercatori italiani – comunicato stampa – 05.02.15

05/02/2015 – 14:45 La proroga di due anni per gli assegni di ricerca segna un passo in avanti verso la continuità e prova ad arrestare l’emorragia di ricercatori verso l’estero, nell’attesa di attuare norme per la stabilizzazione. – Lo dichiarano Manuela Ghizzoni e Simona Malpezzi, deputate del Pd in Commissione Cultura, Scienze e Istruzione della Camera dei Deputati, dopo l’approvazione dell’emendamento al decreto Milleproroghe, che proroga da 4 a 6 anni la durata complessiva degli assegni di ricerca attribuiti ad un ricercatore – “Se non ci fosse stata questa proroga avremmo rischiato di perdere un capitale umano di ricercatori di livello, che il sistema italiano della ricerca, sottodimensionato, non assorbe. Non possiamo perdere altri ricercatori perché l’Italia – spiega Ghizzoni, presentatrice dell’emendamento – ne ha a oggi un numero bassissimo, circa 150.000, a fronte dei 510.000 della Germania, 430.000 dell’Inghilterra, 340.000 della Francia e 220.000 della Spagna. “Il nostro obiettivo di medio periodo – sottolineano le deputate – è quello di cancellare la selva di figure contrattuali pre-ruolo attraverso l’istituzione di un contratto unico con …

Milleproroghe, on. Ghizzoni “Buone notizie per i ricercatori” – comunicato stampa – 05.02.15

  La durata massima degli assegni di ricerca sarà estesa dagli attuali quattro a sei anni. Lo stabilisce un emendamento al dl Milleproroghe presentato dalla parlamentare modenese del Pd Manuela Ghizzoni, componente della Commissione Istruzione della Camera, e approvato a maggioranza in commissione Affari costituzionali e Bilancio di Montecitorio. L’emendamento naturalmente ha valore nazionale, ma per la sola Università di Modena e Reggio Emilia potrebbe riguardare oltre 150 assegni di ricerca attivati nel 2011 e che, secondo la norma in vigore, avrebbero potuto essere rinnovati solo fino a quest’anno. “Per queste persone di alta formazione – commenta Manuela Ghizzoni – si apre ora la possibilità di continuare a fare ricerca per altri due anni”. Ecco la dichiarazione di Manuela Ghizzoni:   «La proroga di  due anni per gli assegni di ricerca segna un passo in avanti verso la continuità e prova ad arrestare l’emorragia di ricercatori verso l’estero, nell’attesa di attuare norme per la stabilizzazione. Se non ci fosse stata questa proroga avremmo rischiato di perdere un capitale umano di ricercatori di livello, che il sistema …

Territorio, on. Ghizzoni “Rilanciare le Scienze della Terra” – comunicato stampa – 04.02.15

   La Commissione Istruzione della Camera dei deputati, con voto unanime, ha dato il proprio via libera alla proposta di legge per il rilancio della formazione e della ricerca nel campo delle discipline geologiche, branca fortemente penalizzata dalla riforma Gelmini. La deputata modenese del Pd Manuela Ghizzoni è relatrice del provvedimento. “Occorrediffondere concretamente – dice l’on. Ghizzoni – una cultura di tutela del territorio che parta dall’investimento sulla formazione di professionisti esperti. E’ un atto dovuto al nostro Paese che mostra sempre più la sua fragilità idrogeologica, come drammaticamente testimoniano i territori della Bassa modenese, colpiti a breve distanza da terremoto e alluvione”.  A beneficiare del provvedimento saranno anche i Dipartimenti di Scienze della Terra emiliani, quello modenese compreso, che avevano perso la propria autonomia dipartimentale con la riforma Gelmini. E’ stato adottato, martedì 3 febbraio, in Commissione Istruzione di Montecitorio il nuovo testo base della proposta di legge per il rilancio della formazione e della ricerca nel campo delle discipline geologiche. La proposta, avanzata dall’on. Raffaella Mariani di cui è relatrice la deputata modenese …

“Università, in arrivo la deroga alla legge Gelmini sui criteri minimi per i dipartimenti”, di Eugenio Bruno – Scuola 24 04.02.15

  I criteri minimi per la costituzione di un dipartimento, previsti dalla riforma Gelmini del 2010, potrebbero avere i mesi contati. Una proposta di legge sul rilancio delle scienze geologiche – che vede come prima firmataria la democratica Raffaella Mariani e come relatrice la sua collega Manuela Ghizzoni – introduce infatti una deroga ai “paletti” fissati dalla legge 240 del 2010. Consentendo di costituirne uno “sotto-soglia” in presenza dell’80% di docenti e ricercatori della stessa area disciplinare (in numero comunque non inferiore a 20). Sul ddl – che è stato adottato ieri all’unanimità, in sede di comitato ristretto, come testo base dalla commissione Istruzione di Montecitorio – si attende ora il parere del Governo. Se fosse favorevole – secondo le proponenti ci sarebbero i margini per approvarlo in sede legislativa. Cioè senza passare dall’Aula. La deroga alla legge Gelmini Dei tre articoli che compongono la proposta di legge le novità più importanti, non fosse altro che per la loro rilevanza, sono contenute nel terzo. Che richiama l’articolo 2, comma 2, lettera b) della riforma Gelmini. Quello, …