I parlamentari modenesi del Pd Davide Baruffi, Manuela Ghizzoni e Stefano Vaccari, che più attivamente in questi anni si sono occupati di post-sisma e ricostruzione, bollano come bieche strumentalizzazioni le parole dei parlamentari del Movimento 5 stelle che, sabato scorso, nel corso di una conferenza stampa, hanno seminato sospetti generalizzati sulla ricostruzione e sulla realizzazione della Cispadana, tirando in ballo perfino la lotta per la Liberazione dal nazifascismo. Ecco la loro dichiarazione:
«Ancora una volta il M5S sceglie la fin troppo facile via della strumentalizzazione più bieca di una vicenda seria, serissima, come l’indagine della Direzione distrettuale antimafia Aemilia per provare a dare la caccia a quattro voti, sputando sentenze al posto dei giudici e seminando qualunquismo e sospetti a buon mercato, senza uno straccio di supporto o prova. Una conferenza stampa, quella di sabato scorso, che, mixando, come al solito, voci, dubbi e insinuazioni calunniose, accomuna tutto e tutti, gettando fango sull’operato degli amministratori e di coloro che, da due anni a questa parte, stanno lavorando, in maniera indefessa, per la ricostruzione. Dal cappello dei 5stelle è uscito di tutto, dalla richiesta di una Commissione d’inchiesta alla Cispadana alla lotta al nazifascismo, senza alcun legame apparente tra gli argomenti tirati in ballo se non la volontà di far leva sulle paure e i timori di una comunità colpita ripetutamente da catastrofi naturali. Di un’altra Commissione d’inchiesta non si sente il bisogno: se i parlamentari pentastellati vogliono, davvero, saperne di più si rivolgano alle Commissioni esistenti, l’Antimafia in particolare, si leggano gli atti della Dia e Dna, oltre a quelli dell’inchiesta Aemilia. Il quadro che ne esce è molto preoccupante, ma anche molto chiaro. La Cispadana è un’opera attesa a lungo dal territorio, chiesta da amministratori, imprenditori e comunità locali. Se c’è nel raggruppamento che la dovrà realizzare, qualche impresa con frequentazioni dubbie (ma non devono essere solo sospetti, vanno provate!) allora non lavorerà al progetto. Questo però non significa assolutamente che l’opera non si debba fare, o, peggio ancora, che tutti i soggetti coinvolti siano corrotti. E poi sentire Di Battista che cita la lotta al nazifascismo è stato davvero l’apoteosi! Non accettiamo lezioni da uno con la sua storia politica. La Resistenza è stata una lotta contro la dittatura, Grillo e Casaleggio la tolleranza non sanno neppure dove sta di casa!»