Giorno: 5 Gennaio 2015

“Un super club per la lettura” L’ultima sfida di mr Facebook”, di Elena Stancanelli – La Repubblica 5.1.15

Mark Zuckerberg, sempre lui. L’inventore del social network più importante del pianeta (1,3 miliardi di iscritti, circa 12 miliardi di messaggi al giorno, 40 minuti al giorno di stazionamento medio sulle pagine da parte degli utenti, 1,3 miliardi di dollari come utile trimestrale nel 2014…). Se fosse una nazione, sarebbe la seconda nazione al mondo dopo la Cina, e Zuckerberg se la potrebbe comprare. Quando parla, lo si sente. Quando decide qualcosa, lo fa con attenzione. O almeno, questo è quello che tutti speriamo. Se infatti domani lanciasse l’idea che per accedere a Facebook dovremmo tutti farci tatuare una F sulla fronte, chi esiterebbe? Ieri, per fortuna, non ha parlato di tatuaggi, ma di quacosa di altrettanto bizzarro, oltre che antico: i libri. Dal luogo della contemporaneità per eccellenza, dall’intelligenza più smart e 2.0, arriva la proposta di creare un gigantesco club del libro. Attraverso l’esercizio di una buona pratica, che Mark Zuckerberg si è dato tra gli obiettivi da perseguire nel nuovo anno: leggere almeno due libri al mese. Una proposta che fatta da un …

“Expo, l’assalto ai cantieri della mafia imprenditrice “Scoperte infiltrazioni in una azienda su otto”, di Piero Colaprico – La Repubblica 5.1.15

Telo confidano a mezza voce i penalisti: «Ci sono aziende che ormai non possono più lavorare perché uno dei soci è pregiudicato, e ci chiamano per un consiglio, ma che possiamo fare?». Lo sussurrano informalmente i poliziotti: «I mafiosi qui hanno finito di scherzare e sentirsi impuniti, li possiamo toccare sui soldi, come insegnava Giovanni Falcone». Chi ufficialmente potrebbe parlare, tace in pubblico. Ma il dato di fatto è certo. È cominciata nei territori del Nord una guerra dura e silenziosa alla mafia imprenditrice, alla “zona grigia”. E l’Expo di Milano è la trincea più avanzata. Repubblica ha potuto osservare alcuni documenti riservati. Ne ha tratto cinque episodi, sufficienti a raccontare un “sistema”. Un’impresa di costruzioni era entrata nella White List delle aziende affidabili per i cantieri Expo e poteva stare tranquilla. Invece è finita “out”: mandava sul cantiere della Tangenziale est esterna auto, camion e ruspe con le targhe clonate. Cioè affidava ad altri imprenditori, molto meno “puliti”, gli importanti lavori che aveva ottenuto. E per evitare i controlli, aveva ideato la “furbata”: mettere le …