Anno: 2014

"Sisma, Ghizzoni e Baruffi “Norme per le popolazioni e i Comuni” – comunicato stampa 27.11.14

Sono tre gli emendamenti alla Legge di stabilità riguardanti le zone colpite dal sisma, promossi dal Pd, che hanno passato il vaglio della Commissione Bilancio della Camera. Ne danno notizia i deputati modenesi del Pd Manuela Ghizzoni e Davide Baruffi che seguono, da tempo, la fase post-emergenza del terremoto. “Si tratta dell’allentamento del Patto di stabilità per i Comuni – confermano i deputati Pd – del dimezzamento del taglio alla dotazione del Fondo di solidarietà comunale, e della possibilità di pagare gli straordinari, anche per il 2015, per i dipendenti di Regione e Comuni che lavorano alle pratiche per la ricostruzione”. La Commissione Bilancio della Camera, lo scoglio più insidioso per ogni nuova potenziale norma, ha approvato tre emendamenti, targati Pd, che prevedono norme a sostegno delle zone colpite dal sisma del 2012. “Innanzitutto – spiegano i deputati modenesi del Pd Manuela Ghizzoni e Davide Baruffi, impegnati da tempo su questo fronte – è stato riconosciuto l’allentamento del Patto di stabilità per i Comuni secondo criteri che verranno definiti da un successivo decreto del Ministero …

"Uomini che odiano il mistero delle donne", di Massimo Recalcati – la Repubblica 25.11.14

La conta degli stupri, dei maltrattamenti, degli omicidi di cui sono vittime le donne lascia sempre sgomenti. Tutta questa violenza brutale ha una chiara matrice razzista. Soprattutto se interpretiamo il razzismo, come ci invitava a fare Lacan, come odio irriducibile nei confronti della libertà dell’Altro. La donna, infatti, è una delle incarnazioni più forti, anarchiche, erratiche, impossibile da misurare e da governare, di questa libertà. Il suo stesso sesso non è visibile, sfugge alla rappresentazione, è nascosto, si sottrae alla presa dell’evidenza. La loro identità, difficile da decifrare, non risponde mai a quella della divisa fallica degli uomini. Proprio per questo le donne possono essere l’oggetto di una violenza inaudita. Possono essere aggredite, offese, maltrattate, uccise proprio perché sfuggono ad ogni tentativo di possesso, perché coincidono con la libertà. L’uomo può rispondere a questa coincidenza con l’arroganza razzista e insopportabile della sopraffazione provando in tutti i modi a cancellarla. È UN disegno fallimentare che costringe ad una iterazione disperata. Invece di scegliere la via dell’amore per la differenza prende quella dell’odio rabbioso e sterilmente rivendicativo (“sei mia!”). …

"Morta neonata: deputate Pd, possibile parto in anonimato, tutela per tutti" – comunicato stampa 24.11.14

Abbiamo letto con grandissimo dolore quanto accaduto oggi alla neonata abbandonata a Palermo, poche ore di vita con il pianto sempre più flebile, un destino tragico inaccettabile nel nostro paese. Vogliamo ribadire con forza che esiste in Italia la possibilità del parto in anonimato in ogni ospedale e che in molte parti del nostro territorio le amministrazioni locali hanno rafforzato questa tutela con servizi a garanzia della madre e del nascituro. Queste sono informazioni essenziali che devono essere note a tutti e a tutte anche con campagne informative che possano raggiungere chi vive in condizioni di particolare disagio, che richiedono anche un sostegno specifico da definire con un piano di contrasto alla povertà estrema. Ci sentiamo pienamente impegnate ad assicurare l’esercizio effettivo dei diritti e delle tutele che le nostre leggi riconoscono per evitare che accadano di nuovo fatti così tragici. Stella Bianchi, Roberta Agostini, Barbara Pollastrini, Micaela Campana, Silvia Fregolent, Donata Lenzi, Maria Coscia, Anna Rossomando, Caterina Pes, Manuela Ghizzoni, Lorenza Bonaccorsi, Alessia Rotta, Valeria Valente, Sandra Zampa, Valentina Paris, Fabrizia Giuliani, Daniela Gasparini.

"Amami da vivere" , di Roberta Agostini – www.partitodemocratico.it 24.11.14

Il 2013 è stato un anno pesante, come scrive il Rapporto Eures sul femminicidio in Italia: 179 le donne uccise, il 70% in famiglia e il 92,4% per mano di un uomo. Una su sei uccisa dopo la decisione di lasciare il proprio partner. Una su dieci era una collega o una dipendente del suo assassino. Nella metà dei casi sono morte di botte, o strangolate. Maltrattate dal proprio uomo, che spesso avevano denunciato. Da leggere insieme a questi, i dati della ricerca “Rosa Shocking – Violenza, stereotipi e altre questioni del genere”, presentato alla Camera e realizzato da WeWorld Intervita per ipsos. Per un italiano su tre la violenza domestica sulle donne è un fatto privato, che si risolve in famiglia. Per uno su cinque è accettabile denigrare una donna con uno sfottò a sfondo sessuale. Uno su 10 pensa che se le donne non indossassero abiti provocanti non subirebbero violenza. Uno su 4 è convinto che se una donna resta con il marito che la picchia, diventa lei stessa colpevole. La violenza contro …

"L’età dell’odio che va fermata", di Aldo Cazzullo – Corriere della Sera 23.11.14

  Pare di vivere nell’età dell’odio. Dopo anni passati a stupirci che la crisi non producesse conflittualità sociale, ora lo scenario è cambiato. Il linguaggio della discussione pubblica ha quasi raggiunto la virulenza degli anni 70, e alle parole cominciano a seguire i fatti. Gli incendiari grillini sono stati scavalcati dalla rivolta di Tor Sapienza, mentre i centri sociali aggrediscono leader sgraditi (e provocatori), e quasi ogni giorno viene devastata una sede di partito. Le cause sono molte. La sofferenza di chi perde il lavoro. La disperazione dei giovani che non lo trovano e talora neppure lo cercano. Ma anche la diffidenza reciproca di categorie che si detestano, di corporazioni che additano nelle altre la causa del male italiano assolvendo solo se stesse. E l’immigrazione senza controllo ha acceso una guerra tra poveri, scatenando la rabbia delle periferie e generando negli stranieri estraneità e frustrazione che, sommate al senso di impunità che lo Stato italiano comunica ai nuovi arrivati, minacciano di innescare tensioni già esplose ai margini delle metropoli europee. La risposta della politica è debole. …

"I 3,9 miliardi che i migranti danno all’economia italiana", di Gian Antonio Stella – Corriere della Sera 23.11.14l

Ha ragione papa Francesco: gli immigrati sono una ricchezza. Lo dicono i numeri. Fatti i conti costi-benefici, spiega un dossier della fondazione Moressa, noi italiani ci guadagniamo 3,9 miliardi l’anno. E la crisi, senza i nuovi arrivati che hanno fondato quasi mezzo milione di aziende, sarebbe ancora più dura. Certo, è facile in questi tempi di pesanti difficoltà titillare i rancori, le paure, le angosce di tanti disoccupati, esodati, sfrattati ormai allo stremo. Soprattutto in certe periferie urbane abbruttite dal degrado e da troppo tempo vergognosamente abbandonate dalle pubbliche istituzioni. Ma può passar l’idea che il problema siano «gli altri»? Non c’è massacro contro i nostri nonni emigrati, da Tandil in Argentina a Kalgoorlie in Australia, da Aigues Mortes in Francia a Tallulah negli Stati Uniti, che non sia nato dallo scoppio di odio dei «padroni di casa» contro gli italiani che «rubavano il lavoro». Basti ricordare il linciaggio di New Orleans del 15 marzo 1891, dove tra i più assatanati nella caccia ai nostri nonni c’erano migliaia di neri, rimpiazzati nei campi di cotone da …

"Un'alleanza per rilanciare la cultura europea", di Silvia Costa – ll Sole 24 Ore 23.11.14

Pur nel pieno della crisi economica, cultura, educazione e creatività non hanno subito tagli nella programmazione Ue 2014-2020 e anzi hanno registrato un incremento negli investimenti. Un segnale chiaro, fondato sulla convinzione che il sostegno a questi settori porti ai territori crescita sostenibile e occupazione di qualità, nel rispetto del modello sociale europeo. Una battaglia del Parlamento, senza la cui azione oggi Horizon 2020 non includerebbe le scienze umanistiche; i Por Fesr non contemplerebbero più le parole cultura, valorizzazione del cultural heritage e delle industrie culturali e creative (Icc) tra gli Obiettivi tematici; il Fondo Sociale non sosterrebbe la formazione e lo sviluppo tecnologico e occupazionale per le attività culturali; l’Agenda Digitale avrebbe ignorato le Icc; Cosme non dedicherebbe specifica attenzione alle Pmi del turismo. È giunto il momento di cogliere le opportunità mettendo a regime con decisione gli spazi che la nuova programmazione apre nei programmi a gestione diretta, nei Piani operativi nazionali e soprattutto regionali, nelle azioni per le città metropolitane e le aree interne. Ma anche nei Gal e nei Leader dello …