Mese: Dicembre 2014

"Quegli insegnanti dell’istituto tecnico al premio per il miglior prof del mondo", di Antonella De Gregorio – Corriere della Sera.it 08.12.14

Può un insegnante diventare una star, senza passare per Hollywood? Ritrovarsi famoso nel mondo per quello che fa ogni giorno, con fatica, competenza e pochi, nella quotidianità, disposti a dirgli «bravo»? Succederà. Grazie a un’idea della Varkey Gems Foundation , che ha messo in palio un milione di dollari da assegnare a un prof eccezionale. In marzo il bando, poi la selezione tra 5 mila nomi di tutto il mondo e oggi l’annuncio della rosa finale. Tra i 50 candidati migliori ci sono anche due italiani: Daniela Boscolo, docente di un istituto tecnico della provincia di Rovigo e Daniele Manni, di Lecce. La prof veneta che insegna a studenti diversamente abili dell’Itsc Colombo di Porto Viro dà gambe a progetti per inserire nella normale vita scolastica alunni con «esigenze educative speciali». Nel 2010 ha ottenuto il riconoscimento di «miglior insegnante dell’anno». Ha «rivoluzionato la didattica tradizionale e introdotto una nuova mentalità», si legge nelle motivazioni, per aiutare anche i ragazzi meno dotati a sviluppare le loro capacità in normali situazioni sociali. Un suo successo il …

"Muse da record" di Guido Guerzoni, Il Sole 24 Ore 07.12.14

Pochi giorni fa il Museo delle Scienze di Trento ha licenziato un succinto documento che contiene informazioni meritevoli di attenzione. Persiste, innanzitutto, il successo di pubblico; dall’inaugurazione del 19 luglio 2013 al 16 novembre 2014 sono stati registrati 702.685 ingressi, con un trend in crescita che rende plausibile il raggiungimento di un milione in due anni. Questi risultati collocano la gemma di Renzo Piano tra i dieci musei più visitati d’Italia (il primo tra gli scientifici e l’unico situato in una città con meno di 120mila abitanti, ove il Mart di Rovereto svetta tra gli under 40mila) e meritano alcune considerazioni. La prima riguarda il profilo del personale: se nel 1988 il Museo delle Scienze aveva 24 dipendenti – di cui 3 laureati – oggi ne ha 120, con 80 laureati, svariati dottori di ricerca e un’età media di 34,5 anni (nel 2012 quella dei 21.455 dipendenti del ministero Mibact era pari a 53,97 anni e solo il 20,86% era laureato). La seconda concerne lo studio di fattibilità elaborato dal Muse nel 2003, tacciato di …

"A Matera la prima Scuola di restauro del Sud", di Eliana Di Caro – Il Sole 24 Ore 07.12.14

Nel cuore del centro storico di Matera, in via La Vista, a un soffio dai tanti accessi ai Sassi, qualcosa si muove. «Le aule sono quasi pronte, stanno arrivando gli ultimi arredi. I laboratori di restauro e quelli scientifici sono in via di completamento»: Gisella Capponi, direttore dell’Istituto superiore per la conservazione ed il restauro, si riferisce all’ultima nata, la Scuola di restauro, figlia della prestigiosa sede romana, i cui corsi partiranno l’anno prossimo. Un risultato che arriva alla fine di un lungo percorso. «L’Istituto, nel 2006, aveva pensato di aprire una Scuola nel Mezzogiorno e aveva scelto Matera, sia per il riconoscimento tributato dall’Unesco ai Sassi, sia per l’interesse e la sensibilità dimostrati dalle istituzioni del territorio, dall’Università alla Fondazione Zetema. Eravamo inoltre colpiti dal fascino indubbio di questa città», racconta Capponi. L’idea fu raccolta dagli enti locali, e dopo una serie di difficoltà logistiche e burocratiche, «il Comune ha messo a disposizione il complesso conventuale di Santa Lucia Nova, dove si terranno i corsi, che saranno a tutti gli effetti corsi di laurea …

"Solo la cultura ci potrà salvare", di Gilberto Corbellini – Il Sole 24 Ore 07.12.14

Alla fine gliel’abbiamo fatto, a essere primi in Europa per qualcosa: facciamo registrare il più elevato tasso di corruzione secondo gli ultimi rilievi di Transparency International. Un tragico primato d’immoralità civile che, insieme alla criminalità organizzata e all’evasione fiscale, è destinato a vanificare qualunque tentativo di far ripartire economicamente e socialmente il Paese. Parlando a Milano, il 7 novembre scorso, sui danni causati dall’economia criminale, il Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco invocava più efficaci strumenti normativi per contrastare e prevenire la corruzione, che disincentiva gli investimenti di capitali stranieri, senza i quali mai e poi mai ci si risolleverà dal declino economico e sociale. Si può combattere e limitare la corruzione solo con interventi legislativi? Probabilmente no. Il Governatore Visco, che ha studiato l’economia del capitalismo cognitivo, sa che esiste una ricca ed empiricamente validata letteratura, la quale dimostra che le persone rispettano le regole scritte e condivise se e solo se hanno maturato, in età pre-adulta e attraverso specifiche esperienze socio-culturali e processi educativi, una capacità individuale, sul piano psicologico-morale, di apprezzare il …

Factory 365, l’on. Ghizzoni parlerà di tasse e risorse per gli atenei – comunicato stampa 06.12.14

  Domenica 7 dicembre la parlamentare modenese del Pd Manuela Ghizzoni sarà a Roma tra gli ospiti di Factory 365, la due giorni organizzata dai Giovani democratici per discutere le tematiche più importanti per il Paese, oggetto di 60 tavoli di lavoro a cui parteciperanno giovani da tutta Italia. Manuela modenese interverrà al tavolo dedicato alla tassazione e finanziamento universitario, un tema su cui è da tempo impegnata. Ecco la sua dichiarazione:   “Abbiamo le tasse universitarie fra le più alte d’Europa: questo dato allarmante, se letto insieme ad una distribuzione non equa dei redditi, a squilibri territoriali e alle poche borse di studio (sono circa 46.000 gli studenti meritevoli che rischiano di rimanere senza), sta causando una preoccupante emorragia di iscrizioni, come già evidenziano gli ultimi rapporti sull’accesso universitario. Un patrimonio di talenti e creatività disperso. Per questo ho lavorato a lungo a una proposta di legge che ridisegna completamente la tassazione universitaria per renderla finalmente equa, progressiva e inclusiva. Questo tema, insieme a quello dei finanziamenti all’università e alla ricerca, è una delle …

"Ricercatori italiani come panda. In dieci anni «scomparsi» 9 su 10", di Claudia Voltattorni – Corriere della Sera.it 05.12.14

«Sono stanca di fare il panda, basta con le pacche sulle spalle: noi vogliamo un impegno serio, siamo persone con anni di ricerca e studio alle spalle, abbiamo competenze acquisite qui in Italia, vogliamo spenderle qui, non all’estero». Perciò Valentina Bazzarin, 34 anni, bolognese, ricercatrice di Scienze Politiche è arrivata a Roma insieme con altri suoi colleghi ricercatori di tutta Italia. Per un flashmob contro il jobs act, ma soprattutto per dire che «l’università italiana si sta impoverendo e questo è un problema di tutto il Paese, non solo nostro». E forse non ha tutti i torti a ben vedere i dati dello studio «Ricercarsi» commissionato dalla Flc Cgil e presentato giovedì mattina al Senato. Esodo Negli ultimi 10 anni, spiega Francesco Vitucci, uno degli autori della ricerca ed ex ricercatore precario, «negli atenei italiani c’è stato un vero e proprio esodo: su 100 ricercatori precari, l’università ne ha espulsi più di 93». Che significa persone formate e poi lasciate andare via, all’estero magari, ma anche a fare tutt’altro rispetto a quello per cui hanno …

L.stabilità, Ghizzoni “Troppo pochi i ricercatori, al Senato risposte” – comunicato stampa 04.12.14

“La Legge di stabilità, attualmente all’esame del Senato, rappresenta un’occasione importante per cominciare a imprimere la svolta di cui il sistema universitario ha un bisogno vitale”: lo dice la parlamentare modenese del Pd Manuela Ghizzoni commentando i dati dell’indagine di Flc-Cgil “Ricercarsi” che provano come in Italia ci siano troppo pochi ricercatori, un fenomeno che depaupera il complessivo sistema della conoscenza. “I dati presentati dall’indagine ‘Ricercarsi’ sono drammatici ma non stupiscono certo chi si occupa di politiche universitarie, e saranno utili per infrangere i tanti luoghi comuni. Primo fra tutti quello secondo cui in Italia ci sono troppi ricercatori. La verità è opposta: il nostro Paese ne ha invece fame”. Lo dichiara Manuela Ghizzoni, deputata modenese del Pd e componente della Commissione Cultura della Camera, per commentare i dati di Ricercarsi, l’indagine sui percorsi di vita e lavoro nel precariato universitario presentata da Flc-Cgil. “Secondo i ultimi dati Eurostat del 2011 – spiega Ghizzoni – a fronte di 520mila ricercatori in Germania, di 429mila nel Regno Unito, di 338mila in Francia, l’Italia ne aveva solo 151mila. E la situazione, già allora …