"Serve un antidoto al pessimismo", di Paolo Conte – Corriere della Sera 24.12.14
«Il nostro Paese soffre di un deficit informativo e troppo spesso le buone notizie spariscono. Nel più recente report di Symbola, la Fondazione per le qualità italiane, si scopre che, nel mondo della meccanica, su 496 prodotti considerati da “podio mondiale” ben 235 vedono i marchi italiani al primo, secondo o terzo posto. O che solo 5 paesi al mondo possono vantare un surplus commerciale manifatturiero superiore a 100 miliardi di dollari. L’Italia è uno di questi. E in quanti italiani sono al corrente di simili buone notizie che fanno ben sperare nel nostro futuro?». Nando Pagnoncelli, grande sondaggista e amministratore delegato di Ipsos (e membro del comitato scientifico di Symbola) maneggia ogni giorno il materiale dell’inconscio collettivo degli italiani e sa bene quanto le «cattive notizie» sommergano quasi sempre le buone: «C’è un atteggiamento ambivalente. Da una parte c’è un pessimismo incombente. Dall’altra, c’è un gran bisogno di ascoltare la voce delle esperienze positive. E questo contrasto genera una frustrazione non solo in chi, di quelle positività, è protagonista ma anche in chi tende …