"L'Europa salvata dai ragazzi di Erasmus", di Timothy Garton Ash – La Repubblica 09.12.14
Mario, studente italiano, mi dice che ce l’aveva con me. Si era arrabbiato per l’articolo che scrissi dopo le europee di maggio, in cui criticavo la candidatura di JeanClaude Juncker alla presidenza della Commissione europea definendola la risposta più sbagliata al diffuso scontento emerso da quell’elezione. Ora che Juncker tira fuori dal cilindro un pacchetto di investimenti a sostegno della traballante economia europea e l’ex primo ministro polacco Donald Tusk si prepara a presiedere il primo vertice dei capi di governo dell’Ue, vale la pena di tornare a chiedersi chi salverà il progetto Europa. La mia risposta è che non si può salvare senza un più attivo coinvolgimento di Mario e dei suoi contemporanei, la generazione Erasmus e Eeasyjet. Ovviamente il salvataggio esige anche valide politiche dall’alto. Ma Super Mario cioè Draghi, il presidente della Bce, non può farcela da solo, neppure con un altro migliaio di miliardi di dollari in bilancio. Serve anche il giovane Mario. Non ho mai visto tanto pessimismo intellettuale riguardo al futuro dell’Ue tra chi (come me) ne è stato appassionato …