Roma – Factory365
Domenica 7 dicembre, dalle 14,30 alle 17, parteciperò al tavolo “Sistema di tassazione e finanziamento universitario” di Factory 356, (presso piazza Giustiniani a Roma), organizzata da Giovani Democratici.
Domenica 7 dicembre, dalle 14,30 alle 17, parteciperò al tavolo “Sistema di tassazione e finanziamento universitario” di Factory 356, (presso piazza Giustiniani a Roma), organizzata da Giovani Democratici.
Presso la sala dei Caduti di Nassiriya di Palazzo Madama a Roma, alle ore 12, conferenza stampa di presentazione di “Ricercarsi. Indagine sui percorsi di lavoro e di vita nel precariato universitario”.
La classifica de Il Sole 24 ore sulla qualità della vita nelle province italiane premia l’Emilia-Romagna: ben quattro province nelle prime dieci, con performance significative in tutti gli ambiti che incrociano le politiche della Regione. “Un buon piazzamento in classifica – spiega la parlamentare modenese del Pd Manuela Ghizzoni – non servirà da solo a restituire fiducia all’ente regionale, che riparte, ora, con una nuova scommessa di rigore, efficienza e credibilità, ma ci fa riflettere sulla valenza di un governo intermedio fra i cittadini e lo Stato, ancora in grado di elaborare politiche per il territorio”. Ecco la dichiarazione di Manuela Ghizzoni: «A pochi giorni dalle elezioni regionali si parla dell’indagine sulla qualità della vita nelle province italiane che vede al primo posto Ravenna, al terzo Modena, al quinto e settimo Reggio Emilia e Bologna. Quattro province della nostra regione nelle prime dieci posizioni sono un segnale di un livello alto dei nostri servizi, della nostra sanità, del nostro ambiente e anche del benessere economico. Per quanto possano valere queste valutazioni, individuano, comunque, …
Se la caduta di un albero nella foresta aveva necessità di una ripresa televisiva per essere reale, così un femminicidio ha bisogno di un contorno social per fare (ancora) notizia? I like all’annuncio del delitto da parte dell’ennesimo ex marito incapace di rassegnarsi sono altrettante e ulteriori coltellate o soltanto quel nulla in più che però rende il tutto nuovamente scabroso e inaccettabile? L’assassino, Cosimo Pagnani, anni 32, della provincia di Salerno, non risponde né a queste né ad altre domande. Arrestato, tace. Ferito, non a morte. Da se stesso, in tutti i possibili sensi. La sua è una storia che si ripete, con un’appendice neppure troppo sorprendente. Gli elementi di realtà sono scarni e consueti: un uomo e una donna si incontrano, si amano e si sposano, hanno una figlia, la passione finisce, a uno dei due quel che resta non basta, si separano, lui non lo accetta (accade anche il contrario, ma le Medea sono una contro dieci), quando lei trova un altro il risentimento esplode, dalle recriminazioni si passa alle minacce, dalle …
Forse è un falso allarme. Ma le ultime settimane, coronate da un forte quanto inatteso assenteismo elettorale, hanno rimesso in discussione l’ambizioso disegno di disintermediare il rapporto fra politica di vertice e singoli cittadini attraverso la delegittimazione delle varie sedi intermedie di confronto e di mediazione. C’erano, ci sono state, tutte le condizioni per l’affermarsi di tale disegno: l’indicazione di un indiscutibile primato della politica; una forte leadership verticistica; una sua crescente empatia consensuale; una conseguente chiara volontà di rivolgersi direttamente ai cittadini; una notevole disponibilità di strumenti di convincimento collettivo (dalle conferenze stampa alle slides e ai tweet). Naturale quindi la tentazione di fare a meno di quelle tante sedi di confronto che hanno nei decenni appesantito ed invecchiato i processi decisionali e il rapporto fra politica e collettività. Ed è naturale l’orientamento a rottamare la concertazione; a mettere in discussione la capillarità degli apparati di partito; a disconoscere il valore oggettivo delle lotte e delle strutture sindacali; a guardare con sospetto le intenzioni delle rappresentanze imprenditoriali; a rendere secondario il mondo dell’associazionismo e …