"Ci sono capacità prive di cultura?", di Benedetto Vertecchi – www.flcgil.it 22.11.14
Agli inizi di settembre l’Ocse (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) ha diffuso il consueto rapporto annuale sui sistemi educativi (Education at a Glance, 2014). In modo altrettanto consueto in Italia le indicazioni contenute nel rapporto sono state immediatamente piegate per sostenere questa o quella linea di politica scolastica rilevante soprattutto da un punto di vista interno. Così ha avuto immediate ripercussioni nel dibattito in corso sulla scuola (anche per la concomitanza con la presentazione da parte del Governo del piano per la Buona Scuola) il richiamo alla modestia degli investimenti pubblici o all’ampiezza di fenomeni negativi, come quello della dispersione. Eppure, ci sarebbe da stupirsi solo dello stupore di chi, vivendo in Italia, e magari avendo incarichi di responsabilità nel sistema educativo, ha avuto bisogno che certi fenomeni comparissero nel rapporto dell’Ocse per prenderne atto. È per lo meno paradossale che dei limiti della spesa per l’istruzione o dell’incapacità del sistema educativo di far fronte alle esigenze di larghi strati della popolazione (specialmente nella fascia dell’adolescenza) si sia consapevoli a Parigi, dove …