"Se l’economia dei numeri minaccia la convivenza", di Giancarlo Bosetti – La Repubblica 03.10.14
Quando dice che la tenuta della società è a rischio se non si mette subito mano a una manovra per la crescita, il ministro Pier Carlo Padoan sa di sfiorare la leva della estrema emergenza, sa di fare come chi avvicina la mano al bottone che scatena le sirene dell’allarme. Si tratta di una minaccia, non ancora di un fatto compiuto. Ma il senso di quelle parole è chiaro: o si comincia a risalire o si annega. Dietro le schermaglie europee sui parametri del debito e i tempi del rientro si affaccia un incubo sociale, il peggio è dietro l’angolo. Padoan è un economista collaudato nelle valutazioni macro e non proviene da una formazione strettamente keynesiana. Ma sa che una crisi della coesione sociale è l’equivalente di un fallimento assoluto, per chi fa il suo mestiere. E per tutti noi con lui. L’equilibrio infatti è l’obiettivo degli economisti, i quali sanno pure che la crisi della «coesione» e cioè un collasso dei fattori che tengono in vita una società sono l’estremo male da cui ogni mossa di …