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Orari negozi, Baruffi e Ghizzoni “Primo passo per regole più eque” – comunicato stampa 25.09.14

Si va verso il superamento della completa liberalizzazione degli orari e delle aperture degli esercizi commerciali: la Camera ha approvato un testo di riforma che porta la firma anche dei deputati modenesi del Pd Davide Baruffi e Manuela Ghizzoni. Tra le novità l’elenco di festività in cui non si può aprire, l’introduzione di accordi territoriali come quello sperimentato a Modena e la previsione di un Fondo di sostegno per le piccole e medie imprese commerciali. “Con questo atto – spiegano i deputati Pd – la Camera prende atto dei problemi che il decreto Salva Italia ha prodotto sul territorio, in particolare a danno dei piccoli esercenti e dei lavoratori dipendenti della Grande distribuzione. Auspichiamo che nei prossimi passaggi parlamentari il testo oggi approvato dalla Camera possa essere ulteriormente migliorato”.

Un primo passo avanti per introdurre regole più eque a tutela del lavoro autonomo e dipendente”: è questo il primo commento dei deputati modenesi del Pd Davide Baruffi e Manuela Ghizzoni all’approvazione da parte della Camera (tutti a favore, tranne Sel astenuta) di un nuovo testo di disciplina degli orari e delle aperture degli esercizi commerciali. Il testo è il frutto della unificazione di diverse proposte di legge, una delle quali appunto presentata dal deputato Baruffi. L’obiettivo è quello di provare ad eliminare, almeno in parte, i problemi prodotti con la completa liberalizzazione del settore introdotta, nel 2011, dal Governo Monti con il decreto Salva Italia. Tra le principali novità c’è la predisposizione di un elenco di dodici festività nazionali durante le quali i negozi devono rimanere chiusi, anche se è prevista la possibilità da parte del singolo esercente di chiedere una deroga per sei di queste. Viene poi recuperata l’esperienza modenese degli accordi territoriali in materia e, infatti, si prevede la possibilità per i singoli Comuni o per territori più vasti di stilare accordi specifici su orari e giornate di aperture degli esercizi commerciali, anche se si tratta di accordi non vincolanti. I sindaci hanno anche la possibilità di decidere orari di chiusura diversi, in genere per ragioni di sicurezza urbana e quiete pubblica, in specifiche aree del proprio territorio. Infine sono previste due misure specifiche a sostegno degli esercizi commerciali di medie e piccole dimensioni: innanzitutto è stato istituito un Fondo che stanzia 18 milioni di euro, ogni anno per cinque anni, a cui possono attingere gli esercenti che vogliono ampliare o rendere più efficienti da un punto di vista energetico i propri negozi oppure che semplicemente hanno difficoltà a pagare l’affitto. E’ prevista, poi, la possibilità per i Comuni, all’interno degli accordi territoriali, di riconoscere incentivi fiscali a favore delle piccole e piccolissime imprese. I deputati Davide Baruffi e Manuela Ghizzoni avevano presentato specifici emendamenti per migliorare alcuni aspetti della riforma, primo tra i quali il fatto di rendere vincolanti gli accordi territoriali, ma hanno finito con il ritirarli per non mettere a rischio questa prima approvazione: “Con questo atto – spiegano Baruffi e Ghizzoni – la Camera prende atto dei problemi che il decreto Salva Italia ha prodotto sul territorio, in particolare a danno dei piccoli esercenti e dei lavoratori dipendenti della grande distribuzione. Noi non siamo contro l’apertura dei mercati, ma questo principio va contemperato con i diritti e del lavoro autonomo e di quello dipendente. Oggi è stato fatto un primo passo avanti. Auspichiamo che nei prossimi passaggi parlamentari il testo oggi approvato dalla Camera possa essere ulteriormente migliorato. Noi lavoreremo in questa direzione”.

http://www.camera.it/leg17/465?area=21&tema=1122&Orari+di+apertura+degli+esercizi+commerciali