Assegnati i primi fondi, la nuova “call” scade il 1° ottobre
I 50 scienziati che riceveranno i fondi – fino a 150mila euro – dal programma «Proof of concept» li potranno utilizzare per provare a dare un risvolto “pratico” alle loro ricerche: le risorse potranno infatti essere impiegate a esempio per difendere i diritti brevettuali di una scoperta oppure per mettere in piedi una start up o ancora per realizzare un prototipo o effettuare dei test clinici di una terapia. Complessivamente sono arrivate a Bruxelles 182 richieste di finanziamento, tra queste ne sono state scelte 50 (28% di successo). I fondi saranno assegnati a ricercatori che operano in 12 Paesi, tra questi c’è anche l’Italia. Il budget complessivo messo a disposizione dall’Erc per «Proof of concept» è di 15 milioni di euro: circa la metà è stato distribuito ieri con questo primo “round” di progetti finanziati. Il secondo round è invece ancora aperto e c’è tempo fino al prossimo 1° ottobre per partecipare. Per il prossimo anno il Consiglio europeo di ricerca conta di aumentare le risorse a disposizione per questa iniziativa portandole a 20 milioni.
Tre i progetti italiani selezionati tra i 50 vincitori
Dallo sviluppo di terapie per bambini con problemi cardiaci congeniti al monitoraggio in tempo reale della qualità dell’acqua fino a un tool per aiutare chi vuole acquistare una casa a scegliere nel modo migliore e più informato . Sono alcuni dei 50 progetti scientifici che riceveranno i fondi per passare dai laboratori al mercato. Nella lista dell’Erc ce ne sono anche tre che saranno sviluppati in Italia: uno presso il Consorzio interuniversitario per le telecomunicazioni, il secondo all’università di Padova e il terzo nell’ateneo di Udine. Qui in particolare un docente italiano, Giacinto Scoles, da 40 anni impegnato nella ricerca scientifica e negli ultimi anni nelle nanotecnologie proverà grazie ai fondi dell’Erc a realizzare un nuovo metodo investigativo per l’individuazione precoce dei fattori responsabili della disseminazione delle cellule tumorali. Scoles ha già ricevuto nel 2010 un finanziamento di 3 milioni dall’Erc per sviluppare la sua ricerca di base . Per il presidente del Consiglio europeo della ricerca, Jean-Pierre Bourguignon, questo programma rappresenta per chi ha già vinto un grant di avere «un supporto extra per investigare l’innovazione potenziale contenuta nelle loro buone idee».