Giorno: 24 Agosto 2014

"Sette anni di crisi infinita mai una depressione è stata così devastante", di Maurizio Ricci – La Repubblica 24.08.14

Le parole cominciano a farsi pesanti. Di fronte alla crisi europea, il premio Nobel Joseph Stiglitz parla ormai, apertamente, non più di semplice recessione, ma di vera e propria depressione: il cupo scenario di un’economia che affonda sempre di più e non sembra capace di scuotersi. Al confronto, il «decennio perduto» del Giappone, a cavallo del secolo, appare quasi una prospettiva benigna. E ci sono confronti anche più imbarazzanti. Se quella degli anni ‘30 viene chiamata la Grande Crisi, forse bisogna cominciare a chiamare quella in corso la Grandissima Crisi: a sette anni dal suo innesco, l’economia dell’eurozona sta peggio di quanto stesse l’economia europea a sette anni dal 1929. «Magari fossero gli anni ‘30» ha scritto Nicholas Craft, lo storico inglese dell’economia che ha messo a confronto l’Europa dopo il «venerdì nero» di Wall Street e l’Europa dopo la domenica buia del collasso Lehman. L’impatto iniziale della crisi fu più brusco, ottant’anni fa, ma la ripresa più vivace e veloce. Soprattutto, in una parte d’Europa. I paesi del blocco della sterlina (Regno Unito e …

"Riforma giusta, ma andiamo avanti" di Roberto Grossi presidente Federculture, Il Sole 24 Ore 24.08.14

La cultura deve guidare un nuovo progetto di Paese. È necessario ed è possibile. Ma, per farlo davvero bisogna liberare le energie migliori presenti nella società e nel tessuto economico, nel solco di quella cultura delle opportunità che ha fatto grande l’Italia e l’Europa. In questi primi mesi il ministro Franceschini, proseguendo anche il lavoro avviato dal governo Letta, ha dato importanti segnali di attenzione verso un settore che per troppi anni ha subito l’assenza di azioni organiche e incisive di riforma. L’art bonus, l’introduzione di figure manageriali alla direzione dei musei statali, il ruolo riconosciuto allo sviluppo del contemporaneo e alle periferie urbane, alla formazione e all’educazione sono elementi qualificanti di una nuova politica per la cultura. La strada è quella giusta. Ma serve più coraggio per superare le emergenze, ormai croniche, e abbattere antichi steccati ideologici e resistenze burocratiche per attuare una politica realmente rivoluzionaria. Perché i musei, le biblioteche, i teatri sono, e tali devono essere considerati, un servizio pubblico, rivolto, quindi, a tutti i cittadini e alle famiglie con l’obiettivo di …

"La testimone di Praga", di Emilio Gentile – Il Sole 24 Ore 24.08.14

Milena Jesenská, traduttrice di Franz Kafka e conosciuta come la sua amata, fu una grande giornalista e militante nella resistenza clandestina: morì in campo di concentramento «Alle sette e mezza di mattina, i bambini cechi sono entrati a scuola come d’abitudine. Gli operai e gli impiegati sono andati al lavoro come al solito. I tram erano pieni come sempre. Solo le persone erano diverse. In piedi, fermi, stavano in silenzio. Non ho mai sentito così tanta gente tacere. Le strade erano immerse nel silenzio. Le persone non discutevano. Negli uffici nessuno alzava la testa dal proprio lavoro. …alle 9.35 del 15 marzo 1939 l’esercito del Reich ha raggiunto la Národní trvída (strada centrale di Praga). Su marciapiedi schiere di persone camminavano come sempre. Nessuno si è voltato a guardare». Così, con una nota che sembra redatta da un’indifferente cronista, Milena Jesenská descriveva l’occupazione dello Stato cecoslovacco, sorto venti anni prima sulle rovine dell’impero asburgico. Eppure, l’indifferenza era sentimento estraneo alla personalità di Milena, che amava intensamente la sua città e la sua nazione. «Milena di …