Alla ripresa dell’attività di Camera e Senato, i parlamentari modenesi Pd Manuela Ghizzoni, Maria Cecilia Guerra e Stefano Vaccari annunciano la presentazione di una interrogazione al ministro Orlando sulla carenza di organico presso l’Ufficio di sorveglianza di Modena. Insieme alla responsabile regionale Giustizia del Pd Giovanna Zanolini avevano già raccolto segnalazioni sul tema nel corso del sopralluogo nel carcere di Sant’Anna tenutosi a inizio luglio, ora la questione si è fatta ancora più pesante: si vanno accumulando non solo le richieste di permesso o licenza dei detenuti, ma vengono cancellati anche appuntamenti essenziali nel percorso di recupero per i detenuti tossicodipendenti.
Il tema era già stato affrontato anche nel corso del sopralluogo che avevano effettuato nel carcere di Sant’Anna ai primi di luglio, ma oggi i parlamentari Pd Manuela Ghizzoni, Maria Cecilia Guerra, Stefano Vaccari e la responsabile regionale Giustizia del Pd Giovanna Zanolini raccolgono e rilanciano l’appello della Garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive o limitative della libertà personale Desi Bruno: sono quasi due mesi, infatti, che l’ufficio modenese è senza il magistrato di sorveglianza. “Lo sostituisce temporaneamente il magistrato dell’Ufficio di sorveglianza di Reggio Emilia – spiegano Ghizzoni, Guerra, Vaccari e Zanolini – Il quale, però, vista la mole di lavoro di cui deve occuparsi, riesce a intervenire solo nelle questioni urgenti. E’, infatti, competente per territorio anche per gli istituti penitenziari di Parma e dell’ospedale psichiatrico giudiziario di Reggio Emilia. Il risultato è le richieste di permesso o licenza presentate dai detenuti modenesi giacciono in attesa”. L’avvocato Desi Bruno, dopo essere stata contattata da detenuti, famigliari e legali, ha inviato una lettera agli eletti dell’Emilia-Romagna perché si facessero carico di un problema che diventa sempre più urgente risolvere. “La carenza di organico presso l’Ufficio di sorveglianza di Modena sta tenendo bloccate non solo le istanze di permesso o licenza, ma anche gli appuntamenti con i Sert territoriali propedeutici all’ingresso in comunità terapeutica dei tossicodipendenti – confermano Ghizzoni, Guerra, Vaccari e Zanolini – Se da una parte la situazione del carcere modenese, quindi, è molto migliorata dopo l’apertura del nuovo padiglione, la mancanza del magistrato di sorveglianza sta avendo ripercussioni molto pesanti nella routine quotidiana e nell’attività interna dell’Istituto. E’ per questo che, alla ripresa dell’attività parlamentare, presenteremo un’interrogazione al ministro Orlando per capire esattamente com’è la situazione e cosa ostacola il ripristino dell’organico necessario a far funzionare l’ufficio. Ne parleremo con lui direttamente, inoltre, quando il 31 agosto sarà alla Festa provinciale de l’’Unità”.