"Il contagio", di Gad Lerner
Arabo contro ebreo. Non c’è scudo protettivo che impedisca la deflagrazione della guerra di Gaza ben oltre il teatro delle operazioni militari, fino a riversare nelle metropoli cosmopolite della sponda nord del Mediterraneo la logica feroce delle appartenenze etniche e religiose. Il governo francese ha vietato le manifestazioni filopalestinesi nella regione parigina, senza riuscire a evitare che domenica a Sarcelles manipoli di violenti si avvicinassero nuovamente alla sinagoga già circondata il 13 luglio scorso, mentre vi si svolgeva una funzione. Una drogheria kasher è stata incendiata. Il giorno prima in un quartiere della capitale altre centinaia di giovani si sono scontrati con la polizia. Fra i diciannove arrestati, quattro sono minorenni. Ieri a Lione una mano sconosciuta ha scritto “Israele assassino” sul muro della sinagoga. Per la verità era già accaduto pure in Italia, sul tempio ebraico di Vercelli. Giustamente il primo ministro Manuel Valls denuncia le “intollerabili manifestazioni di antisemitismo”, anche se la politica francese si divide sull’opportunità di sospendere il diritto costituzionale di manifestare in piazza. Pesa il ricordo di Ilan Salimi, il …